ROMA – Blitz degli studenti alla Sapienza di Roma e momenti di tensione con la polizia. Il Rettorato è stato occupato per ore con l’obiettivo di chiedere la fine di tutti i rapporti con Israele in tema di ricerca. Prima dell’inizio del Senato accademico si sono riuniti i collettivi che hanno palesato la loro volontà di avere un confronto con la rettrice Antonella Polimeni.
Intanto, prosegue la protesta degli atenei: da Bari, passando per Bologna, Genova, fino a Torino, dove tutto è cominciato. Le richieste sono sempre le stesse: la prima è quella di sospendere il bando Maeci per progetti di ricerca Italia-Israele fino a che non sarà raggiunto un cessate il fuoco. Al centro anche il tema della “militarizzazione dell’università”. In particolare, gli studenti contestano l’adesione di alcuni rettori al Comitato scientifico della Fondazione MED-OR di Leonardo, nata per promuovere ricerca e sicurezza.
La ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha parlato di “azioni squalificanti che vanno oltre la libera manifestazione del pensiero”. Poi, ha chiamato il capo della Polizia Vittorio Pisani: i due si incontreranno nei prossimi giorni per definire “i metodi più opportuni per intervenire per coniugare libertà e sicurezza”.
La politica, intanto, si spacca. Per il responsabile sicurezza del Pd Matteo Maur “è inaccettabile che la ministra Bernini abbia contattato direttamente il capo della Polizia per chiedere di intervenire all’interno degli atenei”. Sul fronte opposto, secondo il senatore di Forza Italia Dario Damiani “è surreale che i sedicenti studenti universitari che stanno manifestando contro Israele all’Università La Sapienza di Roma non abbiano condannato pubblicamente e con fermezza Hamas”.