Scontro nella Unione europea sul piano da 200 miliardi lanciato dalla Germania per frenare il prezzo del gas e la proposta di un piano Sure contro l’inflazione. Berlino parla di un “malinteso” e di una “misura mirata” e ribadisce che “gli strumenti usati durante la pandemia non possono essere trasferiti uno a uno”. “Solo una risposta europea può proteggere la nostra industria e i cittadini”, scrivono i commissari Gentiloni e Breton in un intervento oggi sulla Frankfurter Allegemeine Zeitung. “Oggi più che mai – aggiungono – dobbiamo evitare di alterare la competizione sul mercato interno”.
Sure, è il programma di prestiti a sostegno dei piani nazionali di supporto all’occupazione lanciato nei primi mesi della pandemia di Covid-19, che fece poi da modello per Next Generation Eu, in particolare per le modalità di finanziamento. A differenza di Next Generation Eu, però, Sure era fatto esclusivamente di prestiti a tassi di favore, erogati agli Stati dalla Commissione, la quale, avendo un rating migliore, può spuntare sui mercati dei capitali rendimenti decisamente inferiori a quelli dei singoli Paesi dell’Europa meridionale. Il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni alla riunione dell’Ecofin ha sottolineato come quel modello “basato sui prestiti potrebbe essere realistico” precisando che l’obiettivo “è aumentare la solidarietà per evitare la frammentazione, e non criticare questo o quello Stato”.