Il fenomeno si chiama “mining” e coinvolge un’azienda su cinque. Tradotto, si tratta della produzione abusiva di criptomonete, i cosiddetti bitcoin, da parte di hacker che sfruttano la potenza di calcolo di una rete di computer. Il tutto all’insaputa delle vittime. Secondo il rapporto della società di sicurezza Check Point Software Technologies, a essere colpita da questo virus è un’azienda su cinque.
Secondo uno dei ricercatori, Scott Helme, finora sono stati interessati dal fenomeno 4mila siti. “La seconda metà del 2017 ha visto i criptomoiner prendere d’assalto il mondo”, è l’allarme lanciato da Maya Horowitz, manager di Check Point. Pochi giorni fa, ad esempio, un gruppo di scienziati russi è stato fermato perché usava il proprio super computer del laboratorio nucleare per produrre bitcoin.