Gianfranco Pasquino, politologo e professore emerito di Scienza politica nell’Università di Bologna, commenta a Lumsanews la vittoria di Elly Schlein alle Primarie del Partito Democratico.
Cosa significa per il Pd la vittoria di Elly Schlein?
“Una grande opportunità di cambiamento, una donna che ha vinto, una femminista che ha delle idee e con un’esperienza europea importante. La prima segretaria donna e la più giovane di sempre”.
Una battaglia vinta contro Stefano Bonaccini
“Ha dimostrato di saper combattere una battaglia che non era facile e di vincerla travolgendo gli uomini che volevano la continuità. Questa è l’opportunità di un cambiamento generazionale”.
Le prospettive del nuovo Partito Democratico?
“Cercare di spingere nella direzione che Elly Schlein ha già intrapreso di un vero riformismo a favore delle classi disagiate. La nuova segretaria segna un cambio di linea e una spaccatura nella principale forza di opposizione”.
Il risultato della partecipazione al voto molto superiore alle aspettative è un dato indicativo?
“Un dato positivo da considerare all’interno di una confronto a due. Elly Schlein e Stefano Bonaccini hanno idee molto diverse tra di loro e una parte degli elettori si è sentita in dovere di andare a votare. Certamente un buon segno ma non esagererei”.
Rispetto al passato Elly Schlein proverà ad evitare nuove scissioni all’interno del Pd
“Le scissioni non sono delle opzioni perseguibili in questo momento. Mi auguro che siano terminate e spero che non ci siano altri esponenti del partito pronti ad abbandonare la causa”.