Di San Benedetto, una delle chiese simbolo della Cristianità e capolavoro dell’arte medievale Umbra, rimane ben poco. Il Portico delle Misure e il campanile già ricostruito per ben tre volte sono stati rasi al suolo. San Benedetto, patrono d’Europa simbolo del terremoto ma forse anche della stessa quanto mai intenta dopo la Brexit a conservare la facciata.
Romano Cordella uno degli storici dell’arte più affezionati al territorio nonché autore di una guida di Norcia, con fatica riesce a quantificare i danni dei crolli. A Norcia nessuna chiesa è rimasta illesa. Di Santa Maria Argentea concattedrale romanica, custode del celebre affresco di Sparapane si è salvata soltanto una minima parte della struttura, che in precedenza aveva resistito per secoli.
Ancora non quantificati invece i danni al crocefisso ligneo di Giovanni Tedesco. Anche metà della navata dell’auditorium di San Francesco è stata danneggiata. A Norcia sono crollate la chiesa di Santa Rita e il santuario della Madonna Addolorata.
A Preci Sant ‘Eutizio uno dei monasteri più antichi d’Europa gli ingenti danni sono stati causati inoltre anche dal a cedimento del cimitero sovrastante. Scomparso uno dei rosoni piu belli del nostro patrimionio religioso. Ma non solo i Santi dei borghi più belli d’Italia hanno subito danni.
Per la prima volta i danni del terremoto sono arrivati nella Capitale a preoccupare di piu’ la cupola del Borromini di Sant’Ivo alla Sapienza ma anche San Paolo uno dei patroni della capitale sembra abbia subito danni.Tutta l’Italia piange e nella festa dei Santi risulta difficile scegliere per quale pregare.