Tutti i giornali del mondo parlano della nostra situazione. I 60 milioni di italiani bloccati in casa, le cui uscite sono limitate a comprovati motivi lavorativi, sanitari o d’emergenza, sono diventati i protagonisti dei titoli di quotidiani, telegiornali e siti di informazione stranieri.
Capita, in questi giorni di quarantena forzata, di specchiarsi nelle pagine dei quotidiani esteri e vedere riflesse le proprie vite raccontate dagli altri.
Molti giornali commentano le ultime disposizioni governative contro il Coronavirus, scrivendo, come fa il quotidiano spagnolo El Pais, di “passo senza precedenti” oppure etichettando la nostra situazione come la “più grande crisi che il Paese si trova ad affrontare dalla seconda guerra mondiale”.
Secondo la stampa americana l’Italia è anche un laboratorio politico che sta, come si legge sulle colonne del Washington Post, “testando i limiti di ciò che una democrazia può fare in tempo di pace” e dove ci si chiede, come scrive il New York Times, “se una moderna nazione europea” come la nostra “sarà in grado di fare i sacrifici necessari” per combattere il virus.
Domanda legittima, tanto quanto schizofrenica è stata la risposta degli italiani alla crisi secondo la stampa francese e inglese. “A Roma – scrive Le Monde – i caffè e i ristoranti, che ora dovranno chiudere alle 18:00, erano così vuoti che la distanza di sicurezza di un metro tra ogni cliente era facilmente rispettata. Ciò non ha impedito, in tutto il paese la corsa ai supermercati ancora aperti di notte”. Una frenesia simile a quella di sabato scorso quando, ricorda il The Guardian, dopo che i dettagli del nuovo decreto “sono stati divulgati alla stampa, il Paese è precipitato nel caos, mandando migliaia di persone in preda al panico mentre cercavano di fuggire”.