Già molta ridotta dallo scandalo doping, la rappresentanza russa alle Olimpiadi invernali subisce un altro colpo. Aleksandr Krushelnitckii è stato trovato positivo al meldonium. Saranno ora effettuate le controanalisi. A meno che queste non ribaltino il responso, Krushelnitckii sarà ora escluso dai giochi e gli sarà ritirata la medaglia di bronzo che aveva vinto con la moglie Anastasia Bryzgalov nel curling misto.
Il meldonium è una sostanza che migliora il metabolismo e la resistenza. E’ proibito in Russia solamente dal 2016. Altri russi che partecipano ai giochi hanno dichiarato di essere rimasti sorpresi, perchè non si richiedono sforzi eccessivi nel curling. Ricordiamo che una squadra russa a questi giochi formalmente non esiste. Gli atleti rimasti dopo le esclusioni decise dal Cio partecipano a titolo individuale e vengono collettivamente riconosciuti come “Atleti olimpici dalla Russia” (Oar il codice ufficiale).
La Russia ha inoltre ancora altri conti in sospeso con il Cio. Dopo l’eliminazione della delegazione, era stato deciso che 13 milioni di euro sarebbero stati dati dai russi al Comitato per il fondo per la lotta contro il doping. Questa cifra però non è stata ancora versata. Secondo gli accordi, pagando questa cifra la Russia potrà sfilare col proprio vessillo alla cerimonia di chiusura. Ma il capo delegazione della Oar, Stanislav Pozdnyakov, ha dichiarato che la multa sarà corrisposta al termine delle Olimpiadi.
L’altro caso del giorno: lo sloveno Jeglic, che gioca in Russia
Ziga Jeglic, 29enne giocatore di hockey sloveno, è stato trovato positivo al fenoterolo. Una sostanza che solitamente viene utilizzata per limitare la riduzione del calibro dei bronchi in alcune condizioni patologiche come l’asma. Il giocatore milita nella Kontinentale Hockey League russa tra le fila del Torpedo Nizhny Novgorod. Jeglic non ha richiesto le controanalisi. Entro 24 ore lascerà il Villaggio Olimpico.