Oggi Papa Francesco termina la sua visita di tre giorni in Kazakistan, partecipando alla sessione finale del settimo Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali nella capitale Nur-Sultan. Un incontro con gli altri leader per esaminare le situazioni varie nel mondo, in primis quelle belliche. Proprio questa mattina in Cisgiordania un 17enne palestinese è morto in uno scontro con l’esercito di Israele.
“Quanti morti bisognerà attendere prima che le contrapposizioni cedano il passo al dialogo?”, è stata l’esortazione fatta ieri dal pontefice, che ha continuato: “La pace è urgente perché qualsiasi conflitto militare o focolaio di tensione e di scontro oggi non può che avere un nefasto ‘effetto domino’ e compromette seriamente il sistema di relazioni internazionali. Ci sono troppi odi e divisioni – ha concluso il Papa – troppa mancanza di dialogo e comprensione dell’altro. Questo, nel mondo globalizzato, è ancora più pericoloso e scandaloso”.