“L’Ue ribadisce che tutti gli insediamenti nel territorio palestinese occupato sono illegali ai sensi del diritto internazionale e rappresentano un grave ostacolo al raggiungimento della soluzione a due Stati e una pace giusta, duratura e globale, come ribadito da una risoluzione Onu”. Questo il contenuto di una nota diramata dal Servizio europeo per l’azione esterna dell’Ue (Seae), dopo che “il 5 e 6 gennaio le autorità israeliane hanno approvato la costruzione di quasi duemila unità abitative in insediamenti illegali nella Cisgiordania occupata”.
L’Unione Europea chiede al governo israeliano di conformarsi al diritto internazionale, “di porre fine a tutte le attività di insediamento su terre occupate o contese e alle azioni connesse”. Inoltre si chiede che vengano fermati e prevenuti gli atti di violenza dei coloni sui civili palestinesi e alle loro proprietà. Viene ribadita anche l’intenzione dell’Ue di non riconoscere alcun cambiamento ai confini precedenti al 1967 anche per quanto riguarda Gerusalemme.