BRUXELLES – I contrasti, le accuse, poi le dimissioni. Il commissario europeo al Mercato interno e all’Industria Thierry Breton, si è dimesso dal suo incarico. Il gesto di protesta è stato accompagnato da una dura lettera contro Ursula von der Leyen, pubblicata su X, in cui Breton accusa la Presidente della Commissione europea di aver lavorato affinché la Francia proponesse un altro candidato, per “ragioni personali che in nessun caso sono state discusse direttamente con me”. “Alcuni giorni fa – scrive l’ex commissario alla presidente – nell’ultima fase dei negoziati sulla composizione del futuro collegio, lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, […] e ha offerto, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente per la Francia nel prossimo collegio”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto Stéphane Séjourné come commissario europeo in sostituzione di Breton. Secondo l’Eliseo Séjourné “è stato presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo” e “il suo impegno europeo gli consentirà di condurre pienamente quest’agenda di sovranità”. In ogni caso Ursula Von der leyen punta a presentare il nuovo collegio domani.
I rapporti tra Breton e Von der Leyen si erano già logorati da tempo. Nel pieno della campagna elettorale, il francese aveva criticato apertamente lo stile di leadership della presidente. Nei mesi precedenti aveva contestato duramente la mancanza di trasparenza da parte di Von der Leyen per la nomina del tedesco Markus Piper e ancora, in agosto, era arrivato il monito preventivo anti fake news rivolto dal Breton a Elon Musk, prima del dibattito con Donald Trump. Un’iniziativa “personale” e “non concordata né coordinata” con la presidente, si era difesa Bruxelles, facendo trapelare il proprio disappunto.