C’è accordo tra i tra i 27 Paesi membri dell’Ue per un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, incluso il price cap al petrolio. Il via libera, a quanto si apprende, è arrivato in mattinata nel corso del Coreper, la riunione dei Rappresentanti dei Paesi membri. Per formalizzare l’approvazione dell’ottavo pacchetto, però, bisognerà attendere una procedura scritta.
La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, durante un intervento alla plenaria del Parlamento europeo, si è detta pronta ad un price cap anche per gas ed elettricità spiegando come sia necessario limitare l’impatto inflazionistico proprio del gas sull’elettricità ovunque in Europa. “Questo tetto – ha aggiunto Von der Leyen – sarebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”. La misura, inoltre, si è resa necessaria perché “Le forniture di gas russo sono diminuite fino ad arrivare al 7,5% del gas di gasdotti”.
Inoltre, oggi sono ripresi i flussi di gas approvvigionati da Gazprom all’Italia e “la ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache” come comunicato dalla stessa Eni. Le forniture erano state interrotte lo scorso primo ottobre, ha spiegato la società, per “la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria” motivata da Gazprom.
Infine, confermato il “no” di Olanda e Germania a interventi comuni simili al “Sure”, la misura utilizzata contro la disoccupazione da Covid.