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HomeEconomia Ue, accordo su nuove sanzioni per la Russia

Ue, accordo su sanzioni
sarà l'ottavo pacchetto
price cup su petrolio russo

Von der Leyen: "Pronti a tetto su gas"

Ripresi flussi di metano verso l'Italia

di Francesca Massimano05 Ottobre 2022
05 Ottobre 2022

epa10211633 European Commission President Ursula von der Leyen holds a joint press statement to announce a new package of 'biting' sanctions against Russia at the European Commission in Brussels, Belgium, 28 September 2022. European Commission President Von der Leyen announced the proposal of a new package of sanctions against Russia to make 'the Kremlin pay the price' for the 'further escalation' of its invasion of Ukraine 'to a new level', condemning the 'sham referendum' to annex parts of Russia-occupied territories in Ukraine. The sanctions will include a listing of individuals and entities as well as further restrictions in trade, banning imports of Russian products, among others. EPA/STEPHANIE LECOCQ

C’è accordo tra i tra i 27 Paesi membri dell’Ue per un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, incluso il price cap al petrolio. Il via libera, a quanto si apprende, è arrivato in mattinata nel corso del Coreper, la riunione dei Rappresentanti dei Paesi membri. Per formalizzare l’approvazione dell’ottavo pacchetto, però, bisognerà attendere una procedura scritta.

La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, durante un intervento alla plenaria del Parlamento europeo,  si è detta pronta ad un price cap anche per gas ed elettricità spiegando come sia necessario limitare l’impatto inflazionistico proprio del gas sull’elettricità ovunque in Europa. “Questo tetto – ha aggiunto Von der Leyen – sarebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”. La misura, inoltre, si è resa necessaria perché “Le forniture di gas russo sono diminuite fino ad arrivare al 7,5% del gas di gasdotti”.

Inoltre, oggi sono ripresi i flussi di gas approvvigionati da Gazprom all’Italia e “la ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache” come comunicato dalla stessa Eni. Le forniture erano state interrotte lo scorso primo ottobre, ha spiegato la società, per “la dichiarata impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria” motivata da Gazprom.

Infine, confermato il “no” di Olanda e Germania a interventi comuni simili al “Sure”, la misura utilizzata contro la disoccupazione da Covid.

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