Non si fermano, ma almeno non si intensificano i combattimenti nel quinto giorno di guerra in Ucraina, quello che vede il primo incontro Russia-Ucraina dopo l’inizio dell’invasione. Le delegazioni dei due paesi si stanno incontrando al confine bielorusso, in una località segreta, per intavolare un negoziato che possa fermare l’attacco russo contro Kiev. Un confronto cruciale per le sorti dell’Ucraina, come affermato anche dal presidente Volodymyr Zelensky. Tuttavia dall’incontro non ci si aspetta granché: le posizioni delle due parti restano del tutto inconciliabili e nelle ultime ore le tensioni sembrano crescere invece che diminuire.
La richiesta di ingresso nell’Unione Europea
A invasione avviata, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva detto che avrebbe accettato di dialogare con l’Ucraina solo se Kiev si fosse arresa. Ma l’Ucraina non si sta arrendendo, anzi. Zelensky ha esortato l’Unione europea a concedere al suo paese l’adesione immediata alla Ue. “Ci appelliamo all’Unione europea per l’adesione immediata dell’Ucraina attraverso una nuova procedura speciale”, ha detto il leader ucraino. “Il nostro obiettivo è stare insieme a tutti gli europei e, soprattutto, essere alla pari. Sono sicuro che sia giusto. Sono sicuro che sia possibile”. Una posizione inammissibile per la Russia.
Al presidente ucraino ha comunque risposto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “Il dibattito ci sarà molto presto”.
Roman Abramovich nelle trattative
Su richiesta dell’Ucraina, il magnate Roman Abramovich è in Bielorussia per assistere nei negoziati. Lo scrive il Jerusalem Post, secondo cui il milionario russo con passaporto anche israeliano è “stato richiesto dall’Ucraina per aiutare nei colloqui e ha viaggiato fino in Bielorussia per partecipare alle discussioni”.
La minaccia atomica di Putin: la strategia della pressione
Il presidente russo Vladimir Putin ieri ha messo in stato d’allerta le forze di deterrenza russe, vale a dire le forze strategiche dell’esercito che comprendono mezzi e sistemi militari di attacco e di difesa, tra cui le 6225 testate nucleari.
“Questa – dice a Repubblica Joseph Cirincione, analista del Quincy Institute for Responsible Statecraft di Washington – è una minaccia seria, non un bluff”. Lo spettro nucleare gli può servire ad alzare la pressione su Zelensky, in vista dei colloqui. “Alza la minaccia per strappare concessioni”, continua Cirincione.
Alcuni analisti non escludono però l’esplosione di un’atomica tattica in Ucraina, magari con un missile a corto raggio come quelli delle esercitazioni pre-invasione, ma a quel punto la risposta della Nato sarebbe necessaria.
Dal campo di battaglia
Il Kyiv Indipendent ha messo in guardia i cittadini della capitale a causa di un bombardamento atteso a Kiev. I civili sono stati invitati a raggiungere i bunker più vicini.
I combattimenti nella notte non si sono fermati: le forze armate russe riferiscono di aver preso il controllo di Berdyansk e Enerhodar, due piccole città nella regione sud-orientale di Zaporizhzhya, vicini alla centrale nucleare. Ma l’Ucraina nega che la centrale sia caduta nelle mani dei russi.
Il conteggio delle vittime
Da Kiev arriva anche un nuovo bilancio delle vittime civili: 352 morti, tra i quali 16 bambini. Numeri diversi da quelli divulgati dall’Onu. Secondo le Nazioni Unite sono 102 i civili, tra cui sette bambini, rimasti uccisi da giovedì, giorno dell’inizio dell’invasione russa mentre i feriti sono 304. Dall’Onu comunque precisano che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.
Sul fronte russo invece le perdite sarebbero di almeno 4.500 soldati, secondo i dati del ministero della Difesa ucraino. Per questo Zelensky esorta i soldati di Mosca a deporre le armi. “Abbandonate i vostri equipaggiamenti. Andate via da qui. Non credete ai vostri comandanti. Non credete ai vostri propagandisti. Salvatevi”. Il viceministro della Difesa Hanna Malyar, ha dichiarato su Twitter che le autorità aspettano la conferma ufficiale del numero, aggiungendo che le truppe russe avrebbero perso circa 146 carri armati, 27 aerei e 26 elicotteri.