Sono già decine le vittime dell’attacco russo all’Ucraina. I combattimenti sono sempre più vicini a Kiev e i cittadini cercano riparo nei rifugi sotterranei o tentano la fuga dalle città. Le sirene d’allarme che annunciano possibili bombardamenti continuano a suonare nella capitale e le truppe russe, secondo quanto riportato dalla Cnn, hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a una quarantina di chilometri da Kiev. Combattimenti in corso anche a Chernobyl, dove gli impianti di stoccaggio delle scorie, anche se a rischio, sono attualmente intatti.
Il consigliere presidenziale Podolyak ha riferito che le autorità si aspettano un assalto alla sede del governo e, secondo la presidenza, “più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi”. Altre 22 vittime si registrano in un raid aereo russo a Odessa questa mattina. Le esplosioni maggiori sono state avvertite a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e Kiev e il sindaco della capitale, Vitali Klitchko, ha introdotto il coprifuoco.
L’Ucraina ha registrato oltre 203 attacchi russi da quando, alle 4 di questa mattina ora italiana, il presidente russo Vladimir Putin ha dato il via a un’“operazione militare speciale” che, di fatto, ha significato l’invasione dell’Ucraina. Il ministero degli Esteri ucraino, in un aggiornamento pubblicato alle 14 ora locale, ha riportato l’abbattimento di un elicottero russo K-52 e di altri tre elicotteri vicino a Gostomel, nella regione di Kiev.
Mosca dal canto suo, come dichiarato dall’esercito russo, afferma di aver distrutto 74 obiettivi militari, incluse 11 piste di atterraggio.
Secondo quanto riportato dal Guardian, il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Qui il bilancio è di quattro morti e dieci feriti, tra cui sei medici. Un grande attacco è in corso anche nella regione di Lugansk. “I bombardamenti non si fermano, è tutto il giorno che bombardano”, raccontano all’Ansa alcune fonti che da Lysyciansk, nell’est dell’Ucraina, fuggono vergo Dnipro “dove speriamo di essere più al sicuro”.
Bombe russe sono state sganciate anche vicino alla scuola italo-ucraina di Zhytomyr, 150 km a ovest di Kiev. “I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in 6 tra docenti e personale – dice all’Ansa una delle insegnanti – Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare”.
Intanto, i siti del Cremlino, del governo russo e della Duma risultano inaccessibili, dopo che alcuni media, tra cui l’ucraino Kiev Independent, avevano riferito di un attacco hacker.