All’indomani del primo colloquio negoziale tra Mosca e Kiev, in Ucraina si continua a combattere. Un nuovo attacco questa mattina ha preso di mira il centro della seconda città del Paese, Kharkiv. In tv e sui social diventano virali le immagini di una forte esplosione presso un edificio che i media locali identificano come la sede del governo regionale. Secondo Kiev diversi missili russi hanno preso di mira l’edificio con l’obiettivo di eliminare il governatore e la sua squadra. Assediata dalla guerra anche Mariupol, città portuale nel sud-est dell’Ucraina. “Le linee elettriche sono state interrotte e non c’è corrente”, ha dichiarato il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko.
Le vittime
L’ultimo bilancio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite parla di 102 morti, tra cui sette bambini, ma le cifre riferite dalle autorità di Kiev sono ancora più drammatiche: almeno 352 civili sono morti, tra cui 14 bambini. I funzionari ucraini fanno sapere che almeno 70 soldati sono stati uccisi domenica in un attacco dell’artiglieria russa nella base militare di Okhtyrka, città della regione di Sumy e attualmente sotto assedio. Sono ancora in corso le ricerche dei sopravvissuti. Il Parlamento ucraino precisa che sono stati uccisi da bombe a grappolo. Amnesty International ricorda che questo tipo di armi “sono proibite dall’omonima convenzione dell’Onu del 2008, cui peraltro né la Russia né l’Ucraina hanno aderito”.
La strategia di guerra russa
“Il velo è caduto. La Russia sta attivamente bombardando i centri città, lanciando missili e colpi di artiglieria diretti sulle aree residenziali”. È l’allarme lanciato dal consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak. Se fino a ieri l’esercito russo evitava le vittime civili, adesso Mosca sembra stia cambiando strategia. I brutali attacchi di questa mattina sono stati anticipati da un comunicato ufficiale di Mosca che invitava i civili ucraini a lasciare la capitale.
Mezzi militari russi alle porte di Kiev
Le immagini satellitari di Maxar Technologies mostrano un convoglio di mezzi militari russi lungo oltre 40 miglia, più di 60 km, che si dirige verso la capitale ucraina. Una colonna militare di blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici che si estende dalla base aerea di Antonov a nord di Pribyrsk. Anche le truppe bielorusse avrebbero attraversato il confine con l’Ucraina per unirsi all’invasione russa. Lo riferiscono Politico e il Daily Beast citando una dichiarazione del Parlamento ucraino. Non ci sono al momento altre conferme.
Disinformazione al bando
Intanto, da oggi le testate finanziate dal governo di Mosca Sputnik e Russia Today sono state messe al bando in Unione europea.