Le istituzioni politiche italiane condannano l’attacco da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che si tratta di un’azione che mina la sicurezza di tutti: “L’Unione europea deve reagire unita insieme agli alleati per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”. Appello a cui si aggiunge quello dell’ex premier Giuseppe Conte su Twitter: “L’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è di una gravità inaudita. Alle terribili sofferenze che sta subendo la popolazione ucraina si aggiunge anche una grave minaccia per la sicurezza di tutti”.
Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia si è soffermato sulla posizione dell’Italia. Ha spiegato che “non siamo in guerra. È però necessario prepararsi ad ogni scenario: stiamo attivando in queste ore le strutture della Difesa civile per pianificare le misure da adottare”.
Attesa per oggi la seconda fiaccolata a Roma contro la guerra. Dopo l’evento di venerdì scorso, il sindaco Roberto Gualtieri ha voluto replicare il gesto di vicinanza verso la popolazione ucraina: “Mi unirò ai romani per portare la nostra solidarietà. Non ci fermeremo, cercheremo di esprimere costantemente il nostro sostegno”.