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HomeEsteri Ucraina: “Bombe al fosforo a Lugansk”
Fonti Usa: prepararsi a rischi nucleari

Ucraina, bombe al fosforo
a Lugansk. Fuoco su Kharkiv
Distrutta nave russa a sud

Il papa: "Pazzia aumento spesa armi"

Bozza G7: conseguenze con armi chimiche

di Alessio Brandimarte24 Marzo 2022
24 Marzo 2022

Il Rescue Service al lavoro per spegnere diversi incendi a causa di bombardamenti nel distretto di Shevchenkivskyi, Kiev, 23 marzo 2022. ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Nuovi attacchi russi alle principali città ucraine, a un mese dall’inizio del conflitto. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, avverte sull’utilizzo da parte di Mosca delle bombe al fosforo, colpita anche Kharkiv. Una nave russa è stata distrutta in un porto occupato sul mare di Azov. Oggi in programma il vertice straordinario della Nato, la riunione del G7 e del Consiglio europeo.

Ore 12.53 – Secondo un funzionario Usa, gli occidentali potrebbero inviare missili antinave in Ucraina: gli Stati Uniti si stanno consultando con gli alleati per la spedizione.

Ore 12.50 – Gli Stati Uniti e la Nato si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando funzionari Usa.

Ore 12.47 – Il G7 si impegnerà a imporre “severe conseguenze” in caso di utilizzo di armi chimiche o nucleari in Ucraina. È quanto emerge dalla bozza del comunicato finale dell’incontro, riportata dall’agenzia Bloomberg.

Ore 12.30 – “Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli”. È quanto richiede il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Nato.

Ore 12.20 – “Si sta pensando a un gesto particolare di vicinanza concreto con la visita di una delegazione di vescovi a quelle terre”. Lo comunica il segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei), mons. Stefano Russo, parlando durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio episcopale permanente della situazione in Ucraina e nei Paesi confinanti.

Ore 12.06 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante il suo intervento alla Nato, accusa la Russia di “usare bombe al fosforo” in Ucraina.

Ore 12.01 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto “aiuti militari senza restrizioni” alla Nato nel vertice in corso a Bruxelles.

Ore 11.39 – “Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per l’acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!”. Lo afferma papa Francesco, durante l’udienza al Centro Femminile Italiano. “La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti”, aggiunge.

Ore 11.24 – Il sindaco di Mariupol, Vadim Boychenko, rende noto su Telegram che “circa 15mila residenti di Mariupol sono stati deportati illegalmente in Russia”.

Ore 11.10 – Il centro di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, nel nord-est del Paese, è stato attaccato dalle forze russe con missili da crociera ‘Kalibr’ lanciati dal Mar Nero. Lo riportano i media ucraini, segnalando come oggi la regione sia stata complessivamente colpita da 44 attacchi.

Ore 11.07 – La Cina accusa il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, di “diffondere disinformazione” quando dichiara che la Cina ha sostenuto la guerra della Russia contro l’Ucraina. “Qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto”, chiarisce il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin.

Ore 10.33 – Londra ha varato una nuova serie di sanzioni contro 59 società e personalità russe. Lo riporta l’agenzia russa Tass.

Ore 10.20 – “Sulla nostra neutralità, siccome non si ritiene che l’Ucraina diventi un membro della Nato, dobbiamo trovare un altro modo per garantire la nostra sicurezza. La soluzione potrebbe essere un modello che garantisca al paese aggredito di avere entro le 24 ore dall’aggressione sostegno militare e economico”. Così l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnykin, parlando in audizione in Commissione Esteri della Camera.

Ore 10.20 – Oms annuncia 1.000 ospedali sulle linee di fuoco. Attaccati 64 centri sanitari, milioni di pazienti senza cure.

Ore 10.13 – Il quotidiano britannico The Times riferisce che altri 6mila missili fanno parte dei nuovi aiuti militari britannici all’Ucraina.

Ore 10.07 – “La Russia userà le armi nucleari se provocata”. È quanto afferma il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyanskiy.

Ore 10.00 –  La Banca centrale europea (Bce), nel Bollettino economico, scrive che “la guerra russo-ucraina amplifica notevolmente l’incertezza. I rischi estremi al ribasso derivanti da un ulteriore inasprimento delle tensioni potrebbero essere significativi e compromettere la ripresa mondiale, alimentando al contempo le pressioni inflazionistiche”.

Ore 9.50 –  Il primo ministro britannico Boris Johnson, arrivando al summit Nato, dichiara che “più dure sono le sanzioni più potremo aiutare gli ucraini e meno questa crisi durerà”.

Ore 9.30 – Il collettivo Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. Gli attivisti scrivono su Twitter che entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti.

Ore 9.25 – Colpi di artiglieria sono stati sparati nella notte contro il porto di Odessa dalle navi russe. I colpi sono stati uditi prima all’alba, alcuni jet militari ucraini hanno sorvolato la zona del porto. Poco dopo sono scattate le sirene anti-aeree.

Ore 8.49 – Il portavoce dell’Unicef, James Elder, segnala alla Cnn che un bambino ucraino su due è stato sfollato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.

Ore 8.23 – La Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte Est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa. Lo annuncia il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “La Nato non manderà né truppe né aerei in Ucraina perché vuole evitare l’escalation del conflitto”, aggiunge.

Ore 8.16 – Una grande nave russa è stata distrutta nel porto occupato dai russi sul mare di Azov. È quanto comunica la Marina militare ucraina. Si tratta del porto di Berdyansk, nel sud-est dell’Ucraina.

Ore 7.49 – La maggior parte dell’incendio sviluppatosi nell’area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl è sotto controllo. Lo dichiara il ministro dell’Ecologia e delle Risorse naturali, Ruslan Strelets.

Ore 7.40 – Nella regione di Lugansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a colpire le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, che segnala la presenza di morti e feriti.

 

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