Crescono le tensioni tra Kiev e Mosca. Numerosi siti del governo ucraino hanno subito un attacco informatico su larga scala, non immediatamente rivendicato. Il primo bersaglio è stato il sito del ministero dell’Istruzione e della Scienza, che risulta inaccessibile per via dell’attacco avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 gennaio.
Questa mattina sulla pagina web del ministero degli Esteri è apparso un messaggio in lingua russa, ucraina e polacca che recitava: “Ucraini! Tutti i vostri dati personali sono stati cancellati e sono impossibili da ripristinare. Tutte le informazioni su di voi sono diventate pubbliche, abbiate paura e aspettatevi il peggio”. I servizi di intelligence del Paese hanno tuttavia annunciato che non è stata registrata alcuna “fuga di dati personali”. Sulla home page dei siti sono stati pubblicati “messaggi provocatori”, ma il contenuto non è stato modificato. Gli hacker russi sono stati spesso accusati di aver compiuto attacchi informatici contro i siti web e le infrastrutture del governo ucraino.
Intanto Mosca ha definitivamente chiuso al dialogo con gli Stati Uniti e la Nato, a causa della mancata disponibilità dell’Occidente a prendere in considerazione le sue preoccupazioni sull’allargamento dell’alleanza a est. L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha segnalato che “ci troviamo davanti al più grande rischio di guerra in Europa degli ultimi 30 anni”.
L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha dichiarato che l’Unione europea sta mobilitando “tutte le sue risorse” per aiutare l’Ucraina dopo l’attacco informatico ai siti web del governo. Borrell ha condannato tale azione, sottolineando che gli ambasciatori del comitato politico e di sicurezza dell’Ue sono stati convocati per una riunione urgente.