Tredicesimo giorno di guerra in Ucraina. Le forze russe hanno violato il cessate il fuoco, istituito dalle ore 8 di questa mattina per consentire l’evacuazione dei civili. È successo nel corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol. Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, questa mattina ha annunciato, inoltre, l’apertura di un corridoio umanitario anche a Sumy, città del nord-est del Paese che questa notte ha subito forti bombardamenti. Oltre a quello di Sumy e di Mariupol, sono stati aperti corridoi umanitari anche a Kiev, Chernihiv e Kharkiv. Tuttavia, l’attacco a Sumy ha causato diverse vittime. Al momento sono 21 le morti accertate, ma nelle prossime ore il numero potrebbe aumentare.
In un’intervista sulla rete statunitense Abc, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha accusato il leader russo Vladimir Putin di essere un criminale di guerra e ha lanciato un monito: “Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale”. Il presidente, tuttavia, ha dichiarato che sul futuro di Donbass e Crimea “possiamo discutere e trovare un compromesso”. Sulla crisi si è espresso anche l’ex numero uno di Kiev, Viktor Yanukovich, che chiede al presidente di “mettere da parte l’orgoglio” e di fermare la guerra “ad ogni costo”.
Ore – 12:25 Ucraina, allarme Oms: “Stanno finendo le forniture mediche”
L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un allarme sulla crisi ucraina. Gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze sono aumentati “rapidamente” negli ultimi giorni e le forniture mediche vitali stanno finendo. Lo riporta il Guardian, citando la dichiarazione della responsabile emergenze dell’Oms Europa Catherine Smallwood, secondo la quale almeno nove persone sono morte in 16 attacchi a strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione.
Ore 12:22 Xi Jinping: “Sanzioni contro Russia dannose per tutti, ridurre impatto”
Nel corso del vertice con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il segretario del partito comunista cinese, Xi Jinping, ha chiesto di “lavorare insieme” per ridurre le conseguenze della crisi ucraina. Il numero uno di Pechino ha inoltre bocciato quelle sanzioni “che avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell’energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento”, trascinando al ribasso “l’economia mondiale, che è sotto il pesante impatto della pandemia” del Covid-19. Queste sanzioni, ha concluso Xi Jinping, “saranno dannose per tutte le parti”.
Ore 12:19 – Kiev: Bombardamenti russi su Mariupol
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, ha denunciato la violazione, da parte russa, del cessate il fuoco. Le forze armate russe “stanno ora bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol. 8 camion e 30 autobus pronti per portare aiuti umanitari a Mariupol e per evacuare i civili a Zaporizhzhia”, ha scritto su Twitter Nikolenko.
Ore 12:15 – Xi Jinping a Macron e Scholz: “Massima moderazione su Ucraina”. Mosca su fornitura di gas: “In caso di embargo petrolio stop a Nord Stream 1”.
Nel corso della telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il leader cinese Xi Jinping ha chiesto la “massima moderazione” per evitare una crisi umanitaria su larga scala in Ucraina. “La Priorità” ha aggiunto il presidente cinese, è “quella di evitare che le tensioni aumentino o addirittura sfuggano di mano”.
Tensioni anche sulle forniture di gas in Europa. Secondo quanto riporta la Bbc, il vice presidente russo, Aleksandr Novak, ha affermato che la Russia ha “tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1”. Lo ha dichiarato commentando l’ipotesi di un embargo al petrolio russo e la decisione tedesca di congelare l’autorizzazione al Nord Stream 2, il gasdotto che collega la Russia alla Germania.
Ore 11:54 – Von Der Leyen: “Il mio cuore va a tutte le donne ucraine in lotta”
Un messaggio di sostegno alle donne ucraine viene dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von Der leyen. “In questa giornata delle donne – ha scritto su Twitter Von Der Leyen – il mio cuore va a tutte le donne ucraine. Che si battono per la libertà. Che combattono in prima linea. Che proteggono i propri cari. L’Unione Europea è con voi”, ha concluso la presidente della Commissione europea.
Ore 11:53 – Kiev: “Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol”
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato su Twitter che attualmente Mosca “tiene in ostaggio 300mla civili a Mariupol, impedisce l’0evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del Comitato internaionale della croce rossa (Cicr)”. Kuleba ha aggiunto anche che i crimini di guerra facciano “parte della strategia deliberata della Russia”, e ha esortato gli Stati a chiedere alla Russia di lasciare andare la Gente. Accuse anche dal ministero della Difesa, ha inoltre accusato i russi di non rispettare il corridoio umanitario di Mariupol.
Ore 11:50 – Sindaco di Irpin a Mosca: “Non ci arrendiamo”
Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushyn, ha inviato su Telegram un messaggio alla Russia: “Irpin non si arrende, Irpin non si compra, Irpin combatte!”. Lo riporta l’emittente statunitense Cnn. Il sindaco ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte e la richiesta di una “resa totale” della città. “Ho una controfferta – ha concluso il sindaco – agli occupanti per lasciare la comunità di Irpin entro 24 ore e salvare la vita e la salute di diverse migliaia di soldati russi, le cui madri, sorelle, figlie, nonne e partner li stanno aspettando a casa”.
Ore 11:40 – Kiev: 12 mila soldati russi uccisi. Onu: “Superata la soglia di 2 milioni di profughi”
Sono almeno 12 mila i soldati russi che dall’inizio del conflitto sono stati uccisi. Lo dichiara il ministero degli Esteri ucraino, che ha riportato anche i dati sulle perdite di mezzi da parte delle forze di Mosca. Si parla di 48 aerei, 80 elicotteri, 303 carri armati, 1.036 veicoli armati, 120 pezzi di artiglieria e 27 sistemi missilistici anti aerei.
Nel frattempo, l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati ha affermato che il numero delle persone fuggite dall’Ucraina ha superato la soglia di 2 milioni. La Bbc riporta che l’evacuazione di civili attraverso i corridoi umanitari è in corso anche a Irpin, sobborgo a ovest di Kiev, dove negli scorsi giorni si sono tenuti combattimenti estremi.
Ore 11:15 – La Polonia accoglie al momento 1.2 milioni di rifugiati
Dal 24 febbraio, data di inizio dell’invasione russa in Ucraina, sono stati registrati 1.2 milioni di profughi in Polonia, di cui 141.500 arrivate durante la giornata di lunedì. Lo annuncia su Twitter la guardia di frontiera polacca. Per quanto riguarda la guerra, il magazine tedesco Der Spiegel riporta che la procura generale tedesca ha aperto un fascicolo su possibili crimini di guerra commessi dai russi. Si tratta, descrive lo Spiegel, di un procedimento strutturale, che permetterà di raccogliere diversi indizi che poi successivamente consentiranno di procedere contro i singoli responsabili dei reati.
Ore 11:05: Zelensky: “Possiamo trovare un compromesso su Donbass e Crimea”
Nel corso di un’intervista per l’emittente americana Abc, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che sulla Crimea e le repubbliche separatiste del Donbass “possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”.