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HomeEsteri Putin pronto a incontrare Zelensky. Mosca: “Diritto di Kiev entrare nell’Ue”

Ucraina, vertice Usa-Russia
Mosca apre all'ingresso
di Kiev nell'Unione europea

Putin è pronto a incontrare Zelensky

Bruxelles divisa sull'invio di truppe

di Sofia Silveri18 Febbraio 2025
18 Febbraio 2025
negoziati russia Usa

I colloqui per le trattative tra la delegazione americana e quella russa , in una foto pubblicata sul profilo X del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, 18 febbraio 2025 | Foto Ansa

RIAD – Mentre a Riad proseguono i negoziati tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina, Mosca apre all’ingresso di Kiev nell’Unione europea. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha riconosciuto il “diritto sovrano” dell’Ucraina di aderire all’Ue, ma non alla Nato. Secondo il portavoce “Vladimir Putin è pronto ad avere colloqui con Volodymyr Zelensky”, ma resta l’incognita della legittimità di quest’ultimo nel ruolo di presidente dell’Ucraina. Infatti, il suo mandato è finito a maggio 2024 senza elezioni per via della legge marziale.

Zelensky: “Non riconosceremo accordi senza di noi”

Dal canto suo Zelensky, il 19 a Riad per una visita programmata da tempo, avverte: “Non riconosceremo alcun accordo senza di noi”. L’Ucraina, infatti, è stata esclusa dal vertice in corso. Nella giornata di ieri, dopo la riunione informale voluta da Emmanuel Macron a Parigi, il leader ucraino è stato sentito al telefono proprio dal presidente francese. In un post su X, Macron ha messo in evidenza il contenuto della chiamata e il desiderio di “una pace duratura”.

Tagliata fuori dal tavolo di Riad anche l’Ue, con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che esprime il suo disappunto: “Nessuno aiuta l’Ucraina più di noi”. Il messaggio è stato rivolto all’inviato Usa per l’Ucraina Keith Kellogg nel bilaterale di Bruxelles, che si sta svolgendo nelle stesse ore dei negoziati. “L’Ue – ha sottolineato von der Leyen – garantisce la stabilità finanziaria e la difesa dell’Ucraina, con un impegno totale di 135 miliardi di euro, più di qualsiasi altro alleato”.

L’Ue divisa sull’invio di truppe

Nonostante queste dichiarazioni, il vertice di Parigi ha restituito l’immagine di un’Europa divisa. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è il capofila di quelli che non vogliono inviare truppe a Kiev. Si è definito “irritato” da chi ha avanzato questa proposta. “Credo – ha affermato Scholz – che sia troppo presto per parlarne. Questo è il momento per discutere su trattative di pace che ancora non sono state realizzate, alle quali gli ucraini non hanno detto sì e non si sono nemmeno seduti al tavolo”. I dubbi arrivano anche dall’Italia, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha tentennato fino all’ultimo prima di prendere la decisione di partire per Parigi. La premier frena sull’invio delle truppe di pace e ritiene necessario il coinvolgimento degli Usa per porre fine alla guerra. La Francia, invece, attacca direttamente la Russia con un nuovo treno di sanzioni a partire da lunedì. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ai microfoni di Franceinfo.

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