Fa discutere una sentenza che dimezza la pena in un caso di femminicidio. Parliamo di Michele Castaldo, omicida reo confesso di Olga Matei, strangolata a mani nude il 5 ottobre del 2016 a Riccione.
La Procura generale di Bologna ha annunciato che farà ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte di assise d’appello. Nell’enunciato del dispositivo l’organo giudicante ha tolto quattordici anni di reclusione a Castaldo, riducendo la condanna da 30 a 16 anni. L’ufficio giudiziario guidato dal pg Ignazio De Francisci chiederà alla Suprema Corte di approfondire una valutazione del merito della sentenza.
Nella sentenza vengono enunciate una serie di attenuanti generiche, come quella che riporta lo stato di “tempesta emotiva” nella quale era coinvolto l’uomo. Uno status psichico ritenuto “idoneo a influire sulla misura della responsabilità penale”.