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HomeCronaca Uccide un ladro nella sua officina: indagato per eccesso di legittima difesa

Arezzo, uccide un ladro
indagato per eccesso
di legittima difesa

Aveva subìto 38 furti negli ultimi mesi

Salvini solidale: "Io sto con lui"

di Giacomo Andreoli28 Novembre 2018
28 Novembre 2018

Una veduta esterna della rivendita di gomme dove il titolare ha sparato e ucciso uno dei ladri scoperti all'interno della struttura, Monte San Savino (Arezzo), 28 novembre 2018. ANSA/ BARBARA PERISSI

Un nuovo caso di presunto eccesso di legittima difesa destinato a far discutere. Fredy Pacini, il titolare di una rivendita di gomme di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, è indagato per questo reato dopo aver ucciso un moldavo di 29 anni che stanotte si era introdotto nell’officina probabilmente per rubare.

Il signor Pacini aveva deciso di dormire lì, visti i 38 furti subìti negli ultimi mesi in cui erano state rubate alcune costose bici da corsa. Accompagnato dai carabinieri dal pubblico ministero Andrea Clausani, ha raccontato di essersi svegliato intorno alle quattro per i rumori e di aver sparato due o tre colpi con la pistola che possiede. Ha poi aggiunto che assieme al moldavo c’era un secondo malvivente ad aspettare all’esterno il compagno ed poi è riuscito a scappare.

L’avvocato Alessandra Cheli, che difende Pacini, lo ha descritto come “esasperato” per tutte le rapine subite, sottolineando che il suo assistito non è in stato di fermo.

Dal mondo politico la prima persona ad esporsi, esprimendo solidarietà all’uomo, è stata la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Io sto con Fredy: la difesa è sempre legittima!” ha twittato. Poco dopo è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini. “Dopo il #DecretoSalvini, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla Legittima Difesa. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!” ha scritto su Facebook.

Gli ha fatto eco la ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. Intervistata stamattina da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a “Circo Massimo” su Radio Capital, ha commentato così la vicenda: “Chiunque entri in casa altrui per violentare o uccidere ne accetta le conseguenze: la tutela dell’aggredito deve essere prevalente su quella dell’aggressore”.

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