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Uber vs taxi, il ride sharing più famoso d’Europa torna all’attacco per il Giubileo

di Elisa Mariella09 Settembre 2015
09 Settembre 2015

An illustration picture shows the logo of car-sharing service app Uber on a smartphone next to the picture of an official German taxi sign in Frankfurt, September 15, 2014. A Frankfurt high court will hold a hearing on a recent lawsuit brought against Uberpop by Taxi Deutschland on Tuesday. San Francisco-based Uber, which allows users to summon taxi-like services on their smartphones, offers two main services, Uber, its classic low-cost, limousine pick-up service, and Uberpop, a newer ride-sharing service, which connects private drivers to passengers - an established practice in Germany that nonetheless operates in a legal grey area of rules governing commercial transportation. The company has faced regulatory scrutiny and court injunctions from its early days, even as it has expanded rapidly into roughly 150 cities around the world. REUTERS/Kai Pfaffenbach (GERMANY - Tags: BUSINESS EMPLOYMENT CRIME LAW TRANSPORT)

Uber si rinnova, e lo fa in occasione del prossimo Giubileo di Roma. L’app diventata famosa per aver messo in contatto passeggeri e conducenti in molte città italiane e non, lancia un nuovo servizio di ride sharing che probabilmente si chiamerà UberGiubileo. Una notizia che mette a dura prova la pazienza dei tassisti romani che hanno già annunciato proteste e manifestazioni nelle piazze dell’Anno Santo. “Occuperemo San Pietro e le piazze romane del Giubileo, le stazioni e i punti nevralgici della città. Impediremo a Uber di farci concorrenza sleale”. Così il segretario generale di Unica taxi Cgil Nicola Di Giacobbe, interpreta il malessere di tutti i tassisti romani, che si vedono per la seconda volta minacciati da un servizio che considerano illegale.

Sembra dunque che non siano bastate sentenze e condanne inflitte a UberPop (l’applicazione precedente a quella che fra poco sarà attiva) fatta chiudere dal Tribunale di Milano soltanto qualche mese fa, perché illegale. A due giorni dall’annuncio del nuovo servizio di Uber, il General manager Carlo Tursi ha spiegato che il prodotto è ancora in fase di sviluppo e sarà utile per Roma, dove nelle ore di punta solo il 28 per cento della mobilità è coperta dai mezzi pubblici. “UberGiubileo sarà attivo per tutto il 2016 ed è l’alternativa legale a UberPop” ha continuato Tursi, confermando la linea dura di Uber Italia. Nonostante le polemiche forti e le proteste che Uber ha visto in passato, la casa statunitense tenta di nuovo la conquista del settore trasporti.

Se gli emendamenti a favore di Uber dovessero venire approvati dal parlamento, di fatto il servizio sarebbe considerato legale e quindi non contestabile. “La misura è colma. Saremo pronti e ancora più determinati a proseguire la nostra lotta legale”, ha dichiarato Alessandro Genovese, segretario nazionale Ugl Taxi. Con UberBlack prima e UberPop dopo, il servizio di ride sharing ha toccato in poco meno di due anni molte città italiane fra cui Roma, Milano, Torino, Padova e Genova. A oggi i driver del servizio contano oltre un migliaio di unità attive e sono in espansione e si parla di raggiungere anche Napoli e Firenze. Attiva già in alcuni paesi europei ma non ancora in Italia anche una UberEats app: i piatti ordinati ai ristoranti dall’utente, arrivano a casa in poco meno di dieci minuti. Il piatto sarà servito insomma, insieme a molte altre polemiche.

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