Parte ufficialmente il toto-allenatore dell’Inter. A Milano sono già riuniti gli uomini del gruppo Suning: Steven Jindong, figlio del proprietario Zhang, Ren Jun e Liu Jin, tutti consiglieri della Beneamata. In pomeriggio arriveranno anche gli italiani, il d.s Piero Ausilio e il Cfa Giovanni Gardini. La dirigenza dell’Inter deciderà quindi, il futuro della panchina dopo l’esonero di Frank De Boer. Le consultazioni di oggi prevedono una lista di candidati importanti. Tra oggi e domani raggiungeranno Milano Stefano Pioli, Marcelino, Vitor Pereira e Francesco Guidolin. Non ci sarà Guus Hiddink. L’olandese ha avuto già contatti telefonici con la dirigenza.
La scelta del nuovo mister crea divisioni all’interno della società. La parte cinese, spinta dal consigliere Kia Joorabchian, punterebbe a un nome straniero. In cima alle preferenze compare Marcelino Garcia Toral. Lo spagnolo ha allenato per tre anni il Valencia. Un’esperienza finita male, con le dimissioni del tecnico per una presunta rissa con il capitano Musacchio. Marcelino ha però un curriculum tutto spagnolo e manca l’esperienza internazionale. Situazione diversa invece per l’altro candidato, Vitor Pereira. Il portoghese ha vinto in casa con il Benfica, ma vanta anche un campionato con l’Olympiacos. Amara invece l’esperienza con il Fenerbache, conclusa con l’esonero. Sul futuro il portoghese non vuole però esporsi «Inter? Mi dispiace, ma non ho nulla da dire su questo argomento».
Il presidente Erik Tohir, dopo la scelta errata di De Boer, comprende il rischio di riportare un tecnico straniero, vista la situazione delicata. Per questo motivo i vertici italiani vorrebbero convincere il Tycoon con un nome tutto italiano. «Il nuovo tecnico deve conoscere il calcio italiano» ha riferito il d.s Ausilio. Il più probabile in questa direzione è Stefano Pioli. Il tecnico parmigiano conosce bene la Serie A e accetterebbe, secondo le indiscrezioni, un accordo di massima fino al 30 giugno 2018. Un altro nome è quello di Francesco Guidolin. L’allenatore ex Palermo e Udinese ha rotto con lo Swansea, la società gallese lo ha esonerato lo scorso 3 ottobre. In ambito italiano la società discuterà anche di Stefano Vecchi, attuale tecnico della squadra. «Vecchi? È bravo tranquillo e interista. In questo momento fa piacere vedere gente che ci mette cuore. Gli è stato dato quest’incarico ma non è detto che la parentesi venga chiusa domenica.» ha dichiarato Ausilio a Sky. Tuttavia la scelta Vecchi non convince. La sconfitta in Euro League con il Southampton e la quasi uscita dalla coppa è un esordio difficile da digerire.
Intanto i tifosi attendono la fumata bianca. Il popolo nerazzurro è deluso dal nuovo cambio di panchina e la società non può permettersi passi falsi. Sono otto gli allenatori dopo Mourinho. Un tunnel senza fine che è costata all’Inter un’enormità: oltre 30 milioni di euro. La squadra e i suoi supporter aspettano quindi l’uomo della continuità. Ormai un miraggio dopo gli anni d’oro dello Special one.