NAPOLI – Sono indagati – come atto dovuto – per omicidio colposo e omessa vigilanza i genitori del bambino che avrebbe fatto cadere la statuetta da un balcone nei Quartieri Spagnoli di Napoli provocando la morte di Chiara Jaconis.
La turista padovana di 30 anni era stata colpita alla testa dalla statua nella domenica pomeriggio del 15 settembre. Poi la morte a causa delle gravi ferite riportate. La donna era stata ricoverata all’Ospedale del Mare dopo aver ricevuto le prime cure all’ospedale Vecchio Pellegrini. Un’agonia durata 48 ore prima del tragico epilogo. La giovane si trovava nei Quartieri spagnoli per un ultimo giro nel capoluogo campano prima del ritorno a casa previsto nella serata di domenica. Si indaga per accertare eventuali responsabilità, visto che in casa, in quel momento, c’erano oltre ai genitori anche due bambini. La Polizia ha eseguito delle perquisizioni nell’abitazione oltre ad aver acquisito un video che ritrae la tragedia.
Un video drammatico che immortala gli ultimi istanti prima del ferimento ripreso dalla telecamera di un b&b e che il padre della ragazza Gianfranco Jaconis, ha chiesto di rimuovere dal web chiedendo rispetto per la memoria di Chiara.
C’è sgomento e incredulità tra i residenti del quartiere. Nella serata di mercoledì 18 settembre una fiaccolata molto partecipata ha ricordato la ragazza. Presente anche il padre della ragazza e Roberta Jaconis, la sorella. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonaci”. Candele accese, palloncini bianchi e tanti abbracci hanno accolto il padre di Chiara che ha ringraziato i sanitari per la professionalità e l’umanità dimostrata.
Mentre è continuo il via vai di persone che si ferma all’incrocio tra via Sant’Anna e via Santa Teresella degli Spagnoli, nel punto esatto dove Chiara è stata colpita, tra chi si raccoglie in preghiera e chi le lascia un fiore, si aspettano gli sviluppo processuali.