Jamal Khashoggi è morto nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul: a scriverlo è il New York Times, secondo cui il dissidente giornalista saudita sarebbe stato fatto a pezzi con una sega e i suoi resti portati fuori dal palazzo diplomatico su un minivan nero. Di Khashoggi, 59enne giornalista saudita, si sono perse le tracce otto giorni fa, dopo la sua entrata nel consolato del suo paese: secondo la tv turca Kanal 24, il minivan con a bordo il cadavere del giornalista si sarebbe diretto poi al garage della residenza del console dell’Arabia Saudita. Il giornale turco Sabah, vicino al presidente Recep Tayyip Erdoğan ha pubblicato le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Istanbul dove 15 funzionari dei servizi segreti sauditi sarebbero giunti –per poi ripartire poche ore dopo- lo stesso giorno della scomparsa di Jamal Khashoggi: per il quotidiano infatti gli agenti sarebbero un vero squadrone della morte, partito proprio per far sparire il giornalista. Sulla scomparsa del 59enne saudita molti paesi e autorità hanno chiesto di fare chiarezza, ma da Riad negano qualsiasi coinvolgimento, definendo “senza fondamento” le accuse.
Turchia: caso Khashoggi
forse ucciso e smembrato
nel Consolato saudita
Lo riferisce la rete televisiva Kanal 24
ma Riad nega qualsiasi responsabilità
10 Ottobre 201873