ROMA – Negli Stati Uniti non c’è dipartimento che tenga. L’uragano Trump riesce a manifestare la sua potenza distruttrice ovunque. Adesso la scure si è abbattuta nuovamente sulla Nasa, la celeberrima agenzia governativa responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale made in Usa. Il suo sito internet, infatti, è stato falcidiato per seguire le nuove direttive della Casa Bianca contro le politiche per la diversità e l’inclusione. Così sono scomparsi dai documenti relativi alla missione Artemis III l’obiettivo di far atterrare la prima donna, la prima persona di colore e il primo astronauta non americano sulla Luna.
Vittima delle nuove politiche anche la graphic novel per ragazzi “Fist Woman”, che aveva per protagonista Callie Rodriguez, la prima viaggiatrice dello spazio americana a calcare la terra lunare. Un cambio di rotta che ha fatto sollevare diversi dubbi anche sulla scelta degli equipaggi delle prossime missioni. A partire proprio dall’equipaggio della Artemis III, che dovrebbe atterrare sul satellite terrestre nel 2027. “In linea con l’ordine esecutivo del presidente Trump”, si legge nella nota inviata dalla Nasa alla stampa, “stiamo aggiornando il nostro linguaggio in merito ai piani per inviare un equipaggio sulla superficie lunare. Non vediamo l’ora di saperne di più sui piani dell’amministrazione”.