Dopo l’attacco dell’Iran alle basi militari americane in Iraq nella notte del 7 gennaio, il Presidente americano assicura che non risponderà con le armi. Ieri, nel discorso alla Casa Bianca, prima ancora di dire buongiorno, Donald Trump ha assicurato che finché sarà Presidente, “l’Iran non avrà mai l’arma nucleare”. Un discorso in cui il tycoon ha messo in chiaro altri punti importanti sulla questione: imporre delle “nuove e massicce sanzioni economiche” all’Iran, coinvolgere Cina, Francia, Russia e Germania che nel 2015 hanno firmato insieme agli Usa l’accordo con l’Iran sulla bomba atomica, e infine un’apertura al dialogo con i leader iraniani, chiarendo che “gli Stati Uniti sono pronti alla pace”.
Oggi alla Camera americana si voterà comunque un progetto di legge per impedire a Trump di fare la guerra a Teheran.
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa iraniana Isna, l’ambasciatore di Teheran all’Onu, Majid Takht-Ravanchi, incontrando il segretario generale dell’organizzazione Antonio Guterres ha detto che l’Iran non ha intenzione di entrare in guerra con gli Stati Uniti.