È arrivato ieri in Messico, per una visita lampo, il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson raggiunto in serata da John Kelly, responsabile della sicurezza nazionale. Al centro dell’incontro, l’attuazione del muro al confine, ardentemente sponsorizzata da Donald Trump, sembra essere diventata una certezza, grazie ad un decreto legislativo con l’intento di frenare i migranti illegali negli Stati Uniti.
La visita di Tillerson e Kelly è, dunque, un tentativo di smorzare i toni tra i due capi di Stato, Trump e Enrique Pena Nieto. Ma sull’incontro di queste ore in Messico c’è molto scetticismo. Il quotidiano Usa Today titola: «Mission impossible», mentre la stampa messicana interpreta gli annunci di Trump come vere e proprie dichiarazioni di guerra.
In questo vertice quindi si parlerà di immigrazione, ma anche delle modifiche che Trump vorrebbe apportare al Nafta (storico accordo entrato in vigore il 1° gennaio 1994 che prevede il libero scambio tra le due economie) dopo il richiamo in patria delle più importanti aziende automobiliste made in Usa. Anche la droga è un tema caldo. Da quando Trump si è insediato, infatti, gli omicidi legati al narcotraffico in Messico sono aumentati del 38% e la cooperazione tra le intelligence dei due paesi ha bisogno di non essere schiacciata da tensioni politiche.