WASHINGTON – Si apre un nuovo capitolo della guerra commerciale del presidente americano Donald Trump. Quello dei dazi reciproci che colpiranno tutti i Paesi che tassano i beni provenienti dagli Stati Uniti. Imposte che saranno varate “Paese per Paese”, a cominciare da quelli con cui l’America ha il maggiore deficit commerciale. “Se loro ci tassano, noi tassiamo loro”, ha detto il tycoon nello Studio Ovale della Casa Bianca, aggiungendo: “I nostri alleati sono spesso peggio dei nostri nemici”.
La reazione dell’Ue
Primi destinatari dei dazi reciproci però, saranno i Paesi europei. Secondo il tycoon, come riporta Bloomberg, “l’Ue non tratta bene l’America sul commercio”. Immediata la risposta della Commissione europea, che ritiene la politica commerciale dei dazi reciproci come un “passo nella direzione sbagliata”. La Commissione assicura “una reazione ferma e immediata contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo”. Da Bruxelles arrivano inoltre a imprese, lavoratori e consumatori europei promesse di protezione da misure tariffarie ingiustificate.
La preoccupazione di Giorgetti e di Confindustria
Confindustria e il ministro dell’Economia italiana Giancarlo Giorgetti non nascondono i loro timori per le possibili conseguenze della politica commerciale del tycoon. La prima, inizialmente speranzosa sul dialogo fra Stati Uniti e Italia, ora lancia l’allarme: “I dazi sono uno strumento estremamente distorsivo”. Il ministro invece, durante il question time di ieri 13 febbraio al Senato, chiede a gran voce “un provvedimento con riferimento alle dinamiche dei prezzi”.
L’incontro tra Trump e Modi alla Casa Bianca
Intanto nella serata di ieri alla Casa Bianca si è svolto un incontro tra Trump e il primo ministro indiano Narendra Modi. Il tycoon ha promesso “affari record” tra le due potenze. L’India, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, acquisterà dall’America petrolio e gas.
L’America vittima dei dazi reciproci
I provvedimenti di Trump, però, colpiranno inevitabilmente anche le aziende statunitensi, esposte in prima linea all’aumento delle tariffe. I prezzi aumenteranno l’inflazione, nonostante la promessa di Trump in campagna elettorale di un calo netto dei prezzi dal “giorno 1” del suo insediamento.