Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sembra prepararsi a un olocausto nucleare. L’inquilino della Casa Bianca, riferisce la Tv nazionale Nbc News, in una riunione con i vertici del Pentagono del 20 luglio scorso ha chiesto ufficialmente ai militari di decuplicare le testate nucleari americane.
L’ordine di Trump è netto: aumentare in maniera esponenziale il numero delle atomiche, passando dalle attuali 4mila a 32mila. Ovvero allo stesso livello degli anni Sessanta, quando – all’apice della Guerra Fredda – la crisi dei missili di Cuba aveva condotto Stati Uniti e Unione Sovietica a un soffio dallo scontro nucleare. Ben prima che, con la distensione, si desse il via al progressivo disarmo atomico sotto la tutela dell’Onu, raggiunto grazie a una serie di trattati internazionali.
Il Joint Chiefs of Staff, il board di generali dell’esercito Usa presenti all’incontro, si è dichiarato però contrario. Proprio perché un simile incremento dell’arsenale atomico violerebbe tutti i trattati in vigore, e dunque non sarebbe legale. Sempre secondo quanto riferisce la Nbc, alla fine dello stesso vertice il segretario di Stato Rex Tillerson avrebbe definito il presidente Usa “un idiota, un imbecille”.