WASHINGTON – Dazi del 10% sui prodotti provenienti dalla Cina e del 25% su quelli importati da Messico e Canada. Sono le promesse che il neoeletto presidente americano Donald Trump attuerà già nei primi giorni di insediamento. Il tycoon lo ha annunciato con un post sul social network Truth.
A essere colpiti dalla futura manovra sono i tre principali partner commerciali del Paese. Per Trump Cina, Messico e Canada sarebbero i maggiori responsabili di immigrazione clandestina e traffico di stupefacenti in America. Il neoeletto presidente dichiara che la manovra resterà in vigore “fino a quando la droga, in particolare il fentanyl, e tutti gli stranieri illegali non smetteranno di invadere il nostro Paese”.
Le dichiarazioni di Trump hanno irritato non poco gli alleati commerciali. In particolare sulla questione fentanyl si è espresso il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu. Già nel 2023, il Paese asiatico si era impegnato a fermare l’esportazione dei componenti impiegati nella produzione del fentanyl. Con un post su X, Liu ha affermato come in una battaglia commerciale non ci saranno vincitori “né il mondo ne beneficerà. La Cina ritiene che la cooperazione economica e commerciale sia reciprocamente vantaggiosa”.
Anche dal Messico il presidente del Senato Gerardo Fernández Noroña ribalta le accuse di Trump riguardo al consumo di droga. “Quali tariffe dovremmo imporre noi sulle loro merci finché non smetteranno di consumare droga e di esportare illegalmente armi nel nostro Paese?”.
Anche dall’Italia arrivano commenti sulla vicenda: il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha cautamente criticato la decisione del tycoon. “Prima di dare un giudizio bisogna capire che impatto potranno avere effettivamente su di noi. Qualche problema potrebbero portarlo”.