E’ sempre più acceso lo scontro tra Stati Uniti e Messico dopo la decisione di Donald Trump di accelerare il percorso verso la costruzione del muro tra i due paesi. La richiesta del presidente americano, secondo la quale dovrebbe essere lo stato messicano ad accollarsi i costi dell’opera, ha trovato la ferma opposizione del suo omologo Enrique Pena Nieto, determinando l’annullamento del summit che i due capi di stato avrebbero dovuto avere il 31 gennaio alla Casa Bianca.
“E’ semplicemente non negoziabile che il Messico paghi per il muro” ha dichiarato il ministro degli Esteri messicano Luis Videgaray. Trump avrebbe ipotizzato di introdurre una tassa del 20% sulle importazioni dal Messico per coprire i costi della costruzione. Una misura che permetterebbe di raccogliere dieci miliardi di dollari l’anno. La rottura tra i due paesi è anche economica,vista la probabile svolta protezionista di Trump che potrebbe portare ad una revisione del Nafta, l’accordo di libero scambio che lega i due paesi oltre anche al Canada.
Intanto oggi è in programma il primo incontro ufficiale tra il tycoon ed il premier britannico Theresa May. Anche in questo caso non mancano tensioni, legate alle dichiarazioni, rilasciate da Trump durante un’intervista alla Abc, secondo cui “la tortura funziona”. L’ipotesi secondo la quale l’amministrazione di Washington starebbe pensando di riattivare le carceri segrete della Cia, dove i prigionieri venivano sottoposti alla pratica del Waterboarding, potrebbe spingere il governo britannico ad interrompere le collaborazioni con le agenzie di intelligence statunitensi. Ad anticipare il summit, anche una gaffe dell’ufficio stampa della Casa Bianca che in due documenti ufficiali ha dimenticato la h nel nome della May, chiamandola solo Teresa e confondendola con una nota pornostar.
Quanto ai rapporti con gli altri leader europei, domani sera Trump avrà la sua prima conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. La notizia, rivelata dai media Usa, è stata confermata dal portavoce del Cremlino. Sempre domani, il nuovo inquilino della Casa Bianca parlerà al telefono anche con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese François Hollande.