Donald Trump firmerà un provvedimento di grazia per circa 100 persone. Alla vigilia del suo addio alla Casa Bianca, l’ormai ex presidente degli Stati Uniti concederà il perdono giudiziario a condannati per reati penali, rapper di alto profilo e alleati politici.
Nonostante i rumors degli scorsi giorni, il tycoon non avrebbe inserito il suo nome nella lista. La bufera attorno a Trump non accenna però a placarsi. Il New York Times, infatti, ha lanciato un’indiscrezione secondo cui avrebbe accettato soldi in cambio della concessione della grazia. Dal giornale americano, inoltre, è emerso che solo nelle ultime settimane sarebbero giunte alla Casa Bianca ben 41 domande di perdono accompagnate da ingenti somme di denaro.
Dopo aver già salvato amici e alleati, come l’ex manager della sua campagna Paul Manafort e l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, Trump si appresta a scagionare l’ex consigliere Steve Bannon e il suo legale Rudolph Giuliani. Tra coloro che potrebbero ottenere la grazia ci sono anche volti meno noti. Il New York Times ha puntato il dito contro Trump riportando il caso di Brett Tolman, ex procuratore federale della Casa Bianca incaricato proprio di consigliare il presidente su chi perdonare e chi no.
Nel frattempo Biden prepara i decreti che porranno fine alla presidenza del tycoon. Si fa spazio l’ipotesi che il neopresidente americano possa firmare i primi decreti già durante l’Inaguration Day. Uno dei più attesi è certamente quello che bloccherà la costruzione dell’’oleodotto Keystone XL. La concessione della realizzazione dell’opera era stata data da Trump nel 2017. L’oleodotto, in grado di trasportare circa 830 mila barili di petrolio al giorno, è stato considerato dannoso dal punto di vista ambientale.