«Mi preoccupa come precedente e come immagine che diamo al mondo della nostra giustizia», ha dichiarato Joe Biden, riferendosi alle voci di una possibile grazia preventiva concessa da Donald Trump ai suoi figli e al suo avvocato personale Rudy Giuliani, nell’ambito dell’indagine per uso improprio di fondi nell’Inauguration Day del 2017.
Il presidente eletto ha precisato, inoltre, che il Dipartimento di giustizia agirà in maniera indipendente, senza subire suoi condizionamenti. Immediata è arrivata la reazione della procuratrice di New York, Letitia James, che da mesi investiga sul caso: «Le indagini sulla Trump Organization andranno avanti, eventuali provvedimenti di grazia del presidente Trump non potranno comprometterle».
L’inchiesta, dunque, va avanti e, nella giornata di ieri, i legali della procura generale di Washington hanno ascoltato Ivanka Trump. La figlia del tycoon ha respinto l’accusa secondo cui l’organizzazione avrebbe usato oltre un milione, dei 17 devoluti al comitato dell’Inauguration Day, per arricchimento personale, in un’azione concordata con il management del Trump Hotel e con la famiglia del presidente.
Prima di Ivanka, circa un mese fa gli inquirenti aveva ascoltato anche l’ex responsabile del comitato, Tomas Barrack, mentre ieri i procuratori avrebbero disposto anche l’acquisizione di documenti dagli uffici della first lady Melania.
Se finora non è ancora arrivata una sua reazione sull’argomento, Donald Trump si è invece mosso sul fronte dei brogli elettorali da lui denunciati, bandendo la rappresentante della Casa Bianca al Dipartimento di giustizia, Heidi Stirrup, da qualunque edificio del ministero. Questo perché, secondo l’Associated Press, la funzionaria avrebbe più volte tentato di accedere a informazioni sensibili sulle presunte frodi in occasione del voto presidenziale.