MAR A LAGO – Donald Trump stravolge la narrazione sull’aggressione russa all’Ucraina, puntando il dito contro Volodymyr Zelensky: “Kiev non doveva iniziare il conflitto”, dichiara in una conferenza stampa da Mar-a-Lago, in Florida. Si consolida invece la sua apertura alla Russia di Putin. Il presidente ha definito ottimi i colloqui tenutisi a Riad, preannunciando un nuovo incontro con il leader russo entro febbraio. Un colloquio che il Cremlino conferma, ma non senza “un certo lavoro di preparazione”.
L’ottimismo di Mosca: “Trump capisce i nostri timori”
Ottimista anche il versante russo, con il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov che ha dichiarato come Mosca e gli Usa abbiano fatto “un passo molto importante per la soluzione del conflitto in Ucraina”. A confermare il riallineamento con Washington sono anche le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Dal parlamento il ministro definisce Trump come “l’unico leader occidentale” ad aver compreso i timori della Russia per un possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato. La mossa ora spetta a Zelensky. Peskov ha riferito che il Cremlino si aspetta “presto o tardi” le proposte del presidente ucraino per la risoluzione della guerra.
L’allarme di Zelensky: “Trump aiuta Putin a uscire dall’isolamento”
Zelensky continua intanto a criticare le azioni diplomatiche avviate da Russia e Usa senza la presenza di Kiev e annulla il suo viaggio programmato a Riad. Proteste che il presidente americano non solo ha ignorato, ma anche criticato. Nella conferenza stampa da Mar-a-Lago Trump si è detto “deluso” dalle reazioni del presidente ucraino. Il titolare della Casa Bianca ha definito Zelensky incapace di gestire il conflitto in atto, affermando come il presidente ucraino goda di un sostegno pubblico del 4%. Trump ha chiesto quindi nuove elezioni in Ucraina. Dati, quelli divulgati dal presidente americano, che Zelensky ribalta accusando il presidente Usa di vivere “in uno spazio di disinformazione russa”. Il presidente ucraino ha anche accusato Donald Trump di aiutare Putin a “uscire dall’isolamento” internazionale.
Droni russi su Odessa
Intanto gli attacchi sul campo di battaglia continuano. Ieri notte la città di Odessa è stata colpita da un massiccio attacco di droni russi. Zelensky su Telegram fa sapere che 160mila abitanti della città sono senza riscaldamento ed elettricità.