La polizia di Stato ha arrestato undici persone per truffa e frode ai danni dei correntisti di Poste italiane nell’ambito di un’operazione chiamata “Prometeo” condotta in diverse province. Altre 11 persone sono indagate a piede libero per vari reati, dalla sostituzione di persona alla truffa. L’operazione, condotta su vasta scala, ha condotto il gip Gaspare Sturzo a emettere una serie provvedimenti restrittivi, eseguiti a Roma, Napoli e Modena.
Nella capitale si è registrato il danno economico più consistente: sono stati sottratti oltre 650mila euro ai titolari di conti correnti postali da un’organizzazione criminale scoperta anche grazie alla collaborazione di Poste Italiane, che ha permesso di smascherare alcuni dipendenti infedeli.
I malfattori utilizzavano un sistema particolarmente articolato per mettere in atto la truffa: entravano nel sistema telematico di Poste e sostituivano il numero di telefono lasciato come recapito dal correntista con una diversa utenza telefonica attivata con documenti falsi. Avendo accesso alle banche dati, individuavano i conti più appetibili per entità dei depositi e, grazie alle copie dei documenti d’identità degli ignari titolari e dei numeri degli assegni in dotazione ma non ancora utilizzati, dirottavano grosse somme tramite diverse operazioni fraudolente.
Valerio Dardanelli