Falsificavano documenti, registri di carico e scarico del materiale protesico utilizzato negli interventi di chirurgia cranica e della colonna vertebrale, dichiarando l’uso di dispositivi medici in numero superiore rispetto a quello realmente impiantato sui pazienti.
Con queste accuse un primario, due infermieri e un informatore sanitario sono stati arrestati a Palermo per truffa ai danni del servizio sanitario regionale, nell’ambito di un’indagine dei carabinieri del Nas.
Per Natale Francaviglia, direttore unità complessa di Neurochirurgia dell’ospedale civico, gli infermieri e l’agente di commercio sono stati disposti i domiciliari. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo e condotte dal Nas del capoluogo, con servizi di osservazione e pedinamento, ispezioni e intercettazioni, coinvolgono quindici persone tra medici e infermieri. Il gip ha sequestrato preventivamente oltre 43mila euro quale profitto di reato.
Questa organizzazione avrebbe inoltre fatto bypassare ai propri pazienti privati le liste d’attesa per gli interventi chirurgici, facendoli figurare come se avessero seguito le normali procedure istituzionali di ricovero.