“Noi truffati dalla Sopaf? Tutto falso, sensazionalismo mediatico”. Commenta così Pierluigi Roesler Franz, sindaco dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, le notizie che circolano da diversi giorni sulla presunta truffa che la Sopaf, finanziaria guidata da Giorgio Magnoni, avrebbe fatto ai danni dell’istituto previdenziale dei giornalisti, l’Inpgi, in particolare alla divisione denominata “Inpgi 2”, che ha un bilancio del tutto separato da Inpgi 1.
Nei giorni scorsi web e carta stampata riportavano la notizia dell’arresto dello stesso Magnoni e del fratello Ruggero adducendo come motivazione proprio quella della truffa operata verso gli istituti previdenziali dei medici e dei giornalisti, ossia Enpam e Inpgi. La finanziaria Sopaf avrebbe rivenduto quote del fondo per investimenti pubblici Fip ad Inpgi ad un prezzo molto superiore a quello reale, danneggiandola per circa 7 milioni di euro. Franz ha reagito duramente negando qualsiasi tipo di danno derivato dall’affare con Sopaf: “Il compito principale di un giornalista è quello di informarsi prima di diffondere notizie inesatte, ci sono una serie di elementi completamente inventati – ha dichiarato – prima di tutto dalle basi, visto che la stampa ha rozzamente parlato di “Inpgi” quando è in realtà la divisione 2 ad aver concluso l’affare con Sopaf. Senza contare che quell’affare ha fatto guadagnare l’istituto, come dimostra l’aumento degli utili del 40% negli ultimi 4 anni. Non vedo perché dovremmo ritenerci truffati”.
Sull’arresto dei fratelli Magnoni, Franz nega qualsiasi legame con la vicenda: “E’ incredibile sostenere una cosa del genere: i signori Magnoni sono stati sì arrestati, ma per questioni non riguardanti l’accordo siglato con noi anni fa”.
Il pm di Milano Gaetano Ruta, titolare del fascicolo che ha portato all’esecuzione di sette ordinanze di custodie cautelare, sembra però contestare le dichiarazioni di Franz: “Le operazioni effettuate da Sopaf con Enpam e Inpgi sono del tutto anti-economiche per questi enti, considerato che hanno consentito un margine di profitto elevato alle società degli indagati, privo di qualsiasi giustificazione, sulla base di una triangolazione di cui non si comprendono le ragioni negoziali”. Per il pm, “Sopaf ha ottenuto un ingiusto profitto pari a 15.986.025 euro nell’operazione con l’Enpam e pari a 7.600.000 euro nell’operazione con Inpgi, in danno degli enti che avrebbero potuto acquistare tali quote con uno sconto maggiore”.
L’Unione Nazionale dei Giornalisti Pensionati, intanto, si dice “allarmata per le notizie emerse dalle indagini e preoccupata per le possibili ricadute negative sul prestigio e l’immagine dell’Istituto di Previdenza, oltre che per il danno economico subito. Segue con attenzione l’evolversi della vicenda, che verrà responsabilmente valutata dagli organi dirigenti, non appena ne saranno chiariti tutti i profili”.
Stelio Fergola