La disparità di genere viene denunciata in molti ambiti della società. Professioni e materie in cui la componente maschile domina su quella femminile. Stando ad uno studio dell’Organizzazione per lo sviluppo economico (Ocse), esiste una disuguaglianza anche nel mondo degli insegnanti. Ma è una disparità al rovescio: in cattedra ci sono molte più donne che uomini. Secondo gli esperti dell’Ocse la predominanza femminile tra i docenti sta crescendo così tanto da destare alcune preoccupazioni. Ci si chiede infatti se tale fenomeno possa pregiudicare i risultati degli alunni.
Il rapporto Gender imbalances in the teaching profession (“Squilibri di genere nella professione docente”) spiega che il 68% delle scuole dei paesi presi in considerazione ha una maggioranza di insegnanti donne. Una crescita, del 6% in dieci anni, giudicata eccessiva dagli esperti. Al punto che paesi come il Regno Unito hanno attuato politiche che incoraggiano l’assunzione di insegnanti di sesso maschile. Nel dettaglio, tra i ventidue Paesi dell’Europa che aderiscono al Trattato di Schengen, la scuola dell’infanzia registra addirittura un 97% di insegnanti donne, seguito da un 85% relativo alla scuola primaria. La presenza femminile cala poi tra gli insegnanti di scuola media (68%) e superiore (58%). Visti i dati, che nel caso dell’Italia sono leggermente più accentuati, l’Organizzazione se non sia il caso di «indagare il potenziale impatto del divario di genere nell’insegnamento, per esempio, sui risultati di formazione o di carriera».