Dopo il pressing mediatico delle ultime ore nei confronti Elisabetta Trenta, la vicenda dell’appartamento di servizio, dove vive da quando era ministro, si conclude con una rinuncia. L’ex ministra della Difesa ai microfoni di Radio24 ha dichiarato: “Mio marito, che è il titolare dell’alloggio, pur essendo tutto regolare e non essendoci nulla che ci debba far sentire in imbarazzo, per salvaguardare la serenità della famiglia, sta presentando istanza di rinuncia, l’ha già fatto”. Nel settembre scorso, mentre Elisabetta Trenta lasciava l’incarico di governo, il marito, il maggiore dell’Esercito Claudio Passarelli, chiedeva l’assegnazione dell’alloggio di servizio proprio in quello stesso appartamento dove la coppia già abitava da cinque mesi. La Procura militare di Roma ha aperto un fascicolo sul caso.
“Lasceremo l’appartamento nel tempo che ci sarà dato per poter fare un trasloco e poter rimettere a posto la mia vita da un’altra parte”, ha aggiunto Trenta pretendendo rispetto. “Sono una donna di Stato e ho fatto dell’etica la base della mia vita”. L’ex ministra ha poi criticato l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle nei suoi confronti: “Non sono stata trattata bene ma nei valori del M5S ci credo. Mi è dispiaciuto che prima di parlare e giudicare nessuno mi ha chiamata per chiedermi come stanno le cose”, difendendo però il capo politico dei cinque stelle Luigi Di Maio con cui ammette di aver parlato: “Credo che abbia capito le mie ragioni”.
La vicenda ha suscitato le polemiche dell’opposizione. “La Trenta è la dimostrazione dell’ipocrisia dei grillini”, ha dichiarato Maurizio Gasparri di Forza Italia che ha poi aggiunto: “Deve chiamare la ditta dei traslochi oggi stesso. Non le consentiremo di prendere in giro gli italiani”.