Il treno dell’Amtrak deragliato ieri vicino Seattle viaggiava ad una velocità di molto superiore rispetto al limite previsto in quel punto della tratta ferroviaria. Stanno emergendo, infatti, i primi dati dal registratore di bordo (una sorta di scatola nera dei treni, collocata nel locomotore del convoglio). La velocità massima sarebbe dovuta essere di 50 chilometri orari (30 miglia/h), mentre il mezzo viaggiava a quasi 130 chilometri (80 miglia orarie).
Intanto oggi le autorità americane hanno comunicato di aver rivisito il numero dei morti, non sei come si pensava in un primo momento, ma tre. L’incidente ferroviario di ieri, avvenuto a DuPont, alle porte di Seattle nello stato di Washington, ha causato in tutto 100 feriti, che sono attualmente ricoverati in ospedale, come ha riferito il capo dei vigili del fuoco. Le forze dell’ordine locali hanno inoltre fatto sapere che è già terminata la ricerca di altre persone all’interno delle 13 carrozze deragliate.
La tragedia, che ha coinvolto almeno cinque automobili per la caduta di alcuni vagoni nella sottostante autostrada, si è verificata proprio nel giorno dell’inaugurazione della tratta, dopo un piano di ammodernamento di circa 180 milioni di dollari. Già nelle ore successive all’incidente la portavoce della società che gestisce la rete ferroviaria locale, Kimberly Reason, aveva affermato che, negli ultimi mesi, erano state effettuate ampie verifiche e approfonditi test prima dell’avvio del nuovo servizio.