È iniziata questa mattina la rimozione del treno che ieri, in seguito a un deragliamento, ha causato la morte di due persone e 31 feriti. Si cercano detriti che si sono staccati nell’impatto e che potrebbero aiutare a spiegare le cause dell’incidente.
Al vaglio l’ipotesi dell’errore umano. Il Procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, ha riferito che il treno è “deragliato all’altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era”.
Ad originare l’incidente quindi potrebbe essere stato proprio lo scambio, dal momento che mercoledì sarebbe stato sostituito un “deviatoio”. Chiaro ha aggiunto: “Escludo qualsiasi riferimento a un’attività volontaria, l’ipotesi di attentato è destituita di ogni fondamento. Ci sono state attività di manutenzione in quel tratto, stiamo cercando di capire quali attività sono state svolte e che tipo di nesso ci sia con il verificarsi del disastro. Questa è una delle ipotesi, le verifichiamo tutte”.
L’ad di Rfi Maurizio Gentili ha detto ai giornalisti, sul luogo del deragliamento del Frecciarossa, che “le società coinvolte hanno già avviato una commissione d’inchiesta” e garantiranno la massima collaborazione agli organi competenti.
Nel frattempo i sindacati scioperano e chiedono che sia fatta chiarezza: “Ci saranno già degli incontri in giornata con Trenitalia e Rfi perché le risposte, adesso, le vogliamo subito”. Lo ha detto questa mattina Giovanni Abimelech della Fit-Cgil.