Gli abbonamenti di Trenitalia sono stati “gonfiati” per almeno dieci anni a causa di un algoritmo errato. Una beffa per i pendolari per colpa di una formula matematica che ha calcolato le tariffe dei treni in modo errato. Uno sbaglio costato agli utenti fino al 33% in più rispetto all’esborso dovuto.
Coinvolti nel caso sono gli abbonamenti sovraregionali di Trenitalia, ossia quelli che coinvolgono territori diversi e con autonoma tariffazione.
Un viaggiatore che, in seconda classe, utilizza il treno fra Torino e Milano paga l’abbonamento mensile 33 euro in più. Va peggio invece ai pendolari sulla tratta Milano-Genova perché la spesa sale fino a 38 euro in più del dovuto.
Le associazioni dei pendolari avevano da tempo denunciato gli aumenti (l’ultimo a gennaio) e adesso minacciano di rivolgersi all’autorità giudiziaria per il risarcimento di quanto pagato.
Nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo fra Trenitalia e Assoutenti, l’associazione che tutela i diritti delle persone e ne favorisce la partecipazione nella pubblica amministrazione, soprattutto nell’erogazione dei servizi pubblici.
L’accordo sembra dare una svolta alla vicenda: nell’incontro infatti Trenitalia ha condiviso le recriminazioni e il disagio dei pendolari. Ha proposto una soluzione che coinvolge prima di tutto le Regioni, che hanno determinato le tariffe negli ultimi dieci anni. Secondo la società per il trasporto ferroviario dovranno essere gli enti locali a farsi carico della differenza tra le tariffe riviste e “corrette”, insieme al mantenimento dei contratti di servizio sottoscritti.
L’intera questione verrà posta sul tavolo della Conferenza delle Regioni (l’organismo che coordina i Presidenti delle Giunte regionali e delle Provincie autonome). Conferenza che dovrà preoccuparsi del “riallineamento tariffario di compensazione rispetto ai maggiori oneri fatti pagare agli abbonati sovraregionali in questi ultimi anni, per garantire equità e giusto trattamento dei pendolari”.
È stata prevista una riunione della Conferenza per la fine di febbraio e in quell’incontro, Assoutenti spingerà perché i diritti dei pendolari vengano rispettati.