TEL AVIV – Hamas ha annunciato di aver accettato la proposta americana di liberare il soldato rapito Idan Alexander e altri quattro ostaggi uccisi, con cittadinanza israelo-americana. Lo ha confermato la stessa organizzazione terroristica che ha sottolineato “la sua assoluta volontà di iniziare i negoziati e raggiungere un’intesa sulla fase due del cessate il fuoco” a Gaza.
La proposta degli Stati Uniti a Israele e Hamas – riportata dal quotidiano online Axios – prevede il rilascio di almeno cinque ostaggi vivi e i corpi di nove persone decedute nel primo giorno di cessate il fuoco nella Striscia. L’iniziativa contempla anche un’estensione della tregua fino a dopo il Ramadan e la Pasqua ebraica, che finisce il 20 aprile, e include la ripresa degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Israele – che ha dato una risposta positiva alla proposta americana – dovrebbe riaprire i valichi di Kerem Shalom e al-Awja per consentire l’ingresso degli aiuti.
Un periodo di pausa che, sottolinea Axios, sarebbe utilizzato da entrambe le parti per negoziare una tregua di lungo termine. In base a queste indiscrezioni, gli ultimi ostaggi verrebbero liberati l’ultimo giorno del cessate il fuoco.
Ma al di là dei negoziati con Hamas, l’intenzione dello Stato ebraico è anche quella di proteggere l’area al confine con il Libano a nord. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha evidenziato che “l’Idf rimarrà in cinque punti controllati in Libano a tempo indeterminato, al fine di proteggere i residenti del nord di Israele”. Dopo aver valutato la situazione con il capo di Stato maggiore Eyal Zamir e alti ufficiali delle forze armate, Katz ha ordinato di rafforzare l’esercito e “agire contro le violazioni di Hezbollah”.