NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 15:12 del 28 febbraio 2025

HomeEsteri Tregua a Gaza, al via in Egitto i colloqui per la seconda fase

Tregua a Gaza, al via in Egitto i colloqui per la seconda fase

di Elisa Ortuso28 Febbraio 2025
28 Febbraio 2025
Libano

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu | Foto Ansa

IL CAIRO – Riprendono oggi, 28 febbraio, i negoziati sulla seconda fase per il cessate al fuoco a Gaza tra Israele e Hamas. In vista della scadenza del 1° marzo della prima fase della tregua, funzionari di Israele, Qatar e Stati Uniti hanno iniziato “intense discussioni” per dare il via alla prossima fase, come annunciato dall’Egitto. Sul tavolo dei mediatori si discute anche dei modi per migliorare la fornitura di aiuti umanitari alla Striscia, sugli sforzi per alleviare le sofferenze della popolazione e sostenere la stabilità nella regione. 

Si paventa comunque un rischio che Israele si stia preparando a tornare in guerra contro Hamas, secondo quanto dichiarato oggi da un diplomatico occidentale al Times of Israel. Nel governo di Tel Aviv, infatti, sarebbero diversi i funzionari a ritenere che il cessate il fuoco non durerà più di alcune settimane.

Il premier israeliano, Benjamin Netanhyau, ha dato ordine al team di negoziatori di raggiungere la capitale egiziana per proseguire i colloqui. Secondo i media locali, l’intenzione del premier sarebbe quella di estendere l’attuale cessate il fuoco oltre i 42 giorni previsti in cambio di altri ostaggi. Infatti, dei 59 rimasti a Gaza almeno 23 sarebbero ancora vivi. Questa decisione farebbe sì che non si passi ancora alla seconda fase, che includerebbe il ritiro dell’Idf dalla Striscia. Non della stessa opinione Hamas, che ha ribadito il suo impegno ad attuare l’accordo “in tutte le fasi e in tutti i dettagli”. Il gruppo paramilitare ha invitato la comunità internazionale a esercitare pressione su Israele affinché entri immediatamente nella seconda fase.

Alla vigilia della scadenza della prima fase, Israele ha ricevuto tutti i 33 ostaggi, vivi e morti, come previsto dall’accordo. Nonostante questa fase prevedesse anche il ritiro di Israele dal Corridoio Filadelfia, che corre lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, il ministro della Difesa israeliana Israel Katz ha dichiarato che “questo asse rimarrà una zona cuscinetto”. Dura la risposta di Hamas che attacca: “Israele viola l’accordo”.

Intanto, l’esercito israeliano ha pubblicato un rapporto sul 7 ottobre 2023, tornando a denunciare le falle nella sicurezza nel prevenire l’assalto di Hamas ai kibbutz e al Festival di musica “Nova”. Un attacco che ha causato più di mille morti, oltre che il rapimento di oltre 250 cittadini israeliani, divenuti poi ostaggi nelle successive trattative.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma

ARTICOLI PIU' LETTI

Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig