Mancano cinque giorni al termine della presentazione delle liste elettorali con i candidati alle due camere. La discussione infuria all’interno dei tre poli per le candidature nelle quote uninominali. Renzi ha già le idee chiare su alcuni posti chiave, ma Orlando e Emiliano chiedono più spazio per le loro correnti. Anche Leu sembra aver deciso alcune candidature di rilievo. Nel centrodestra fa discutere la scelta dell’economista Alberto Bagnai con la Lega. Il M5S sembra invece avere quasi chiuso le liste dopo le consultazioni interne, con l’inaspettata la candidatura dell’economista anti-Pil Lorenzo Fioramonti.
Il centrosinistra e Leu.
Renzi ha deciso di confermare, tra le polemiche, la candidatura al Senato di Casini nel seggio uninominale di Bologna. Dove, alla Camera, ha scelto invece di schierare Carla Cantone, leader del sindacato europeo dei pensionati. Leu, negli stessi seggi, sceglie di mettere Vasco Errani al Senato contro Casini e Pierluigi Bersani alla Camera contro Cantone.
La discussa Maria Elena Boschi ci sarà, ma non in Toscana. Il Pd ha scelto di inserirla nell’uninominale di Bolzano, ma garantendole anche il paracadute del proporzionale. Qui Leu non ha ancora scelto chi mettere in campo.
E nel frattempo, Orlando chiede a Renzi almeno 30 eletti al proporzionale e sette all’uninominale, che tengano conto del 20% ottenuto dal ministro della Giustizia alle primarie. Mentre Emiliano chiede almeno 20 “caselle”. Il segretario del Pd prende tempo.
Il centrodestra.
Le candidature uninominali di Forza Italia che dovrebbero essere sicure saranno quelle di Michaela Biancofiore a Bolzano (dunque contro la Boschi) e di Mara Carfagna a Napoli. La Lega Nord decide di mandare il proprio consulente economico Claudio Borghi a Siena, contro Piercarlo Padoan, mentre Salvini sarà a Bologna contro Errani e Casini. Stupisce la candidatura di Alberto Bagnai, economista proveniente da sinistra, con il partito fondato da Umberto Bossi. Ancora non si conosce precisamente il seggio.
Movimento 5 Stelle.
Le parlamentarie del M5S hanno già decretato i candidati. Di Maio, che correrà nella sua Pomigliano d’Arco, deve risolvere il cruccio delle precise ubicazioni di alcuni pentastellati. Nel seggio uninominale di Roma 1 ci sarà Lorenzo Fioramonti, un economista impegnato nella ricerca di un indicatore per la ricchezza alternativo al Pil.