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HomeCronaca Tre esplosioni nella notte all’ex Ilva di Taranto. Nessuno è rimasto ferito

Tre esplosioni nella notte
all'ex Ilva di Taranto
Nessuno è rimasto ferito

L'allarme dei sindacati Fiom e Uilm

"È la prova che serve più manutenzione"

di Chiara Viti22 Gennaio 2020
22 Gennaio 2020

La scritta della Acelor Mittal sullo stabilimento siderurgico ex Ilva di Genova Cornigliano. Genova, 05 novembre 2019. ANSA/LUCA ZENNARO

Paura nella notte a Taranto. Tre esplosioni sono avvenute la notte scorsa nell’impianto Idf a servizio del Convertitore 1 dell’acciaieria 2 nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal. Non si sarebbero registrati feriti. L’incidente avrebbe provocato, secondo fonti sindacali, diversi squarci alle tubazioni della condotta di aspirazione del recupero gas.

L’episodio è avvenuto alla vigilia della fermata dell’acciaieria 1 e del conseguente aumento della produzione per l’acciaieria 2 per il quale, insistono i sindacati, è necessaria la manutenzione. I coordinatori di fabbrica Fiom e Uilm, Francesco Brigati e Gennaro Oliva, precisano in una nota che “l’acciaieria 2 non può sostenere l’aumento produttivo a 3 convertitori e gli ultimi episodi lo testimoniano”.

I sindacati chiedono quindi ad ArcelorMittal di tornare sui propri passi e sospendere immediatamente la scelta unilaterale di fermare l’acciaieria 1. I continui rinvii e ritardi sulla manutenzione ordinaria e straordinaria determinano, in caso di aumento produttivo, situazioni di pericolosità tanto dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente.

Per la fermata dell’Acciaieria 1 ArcelorMittal ha già annunciato una riduzione di personale da 477 a 227 unità, che determinerà la collocazione di 250 lavoratori in Cassa integrazione ordinaria.

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