Prende il via questa mattina la trattativa tra il governo e la regione Lombardia. Oggi, il governatore Roberto Maroni sarà ascoltato dalla Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale. L’intenzione di Maroni non è quella di chiedere risorse aggiuntive allo Stato, ma di trattenere una parte dei soldi delle tasse dei cittadini lombardi per impiegarli nella maniera migliore con l’obiettivo di concludere la trattativa entro il mese di gennaio quando la campagna elettorale non sarà ancora entrata nel vivo. La Lombardia chiederà autonomia su tutte le 23 materie previste dalla Costituzione.
Primo tema sul tavolo delle trattative: le tasse. Il governatore lombardo chiede autonomia sulla disciplina dei tributi regionali e di poter istituire zone economicamente speciali per poter concedere agevolazioni fiscali. Anche il canone Rai sarà oggetto di discussione. La regione chiede di poterne impiegare una quota nel sostegno all’informazione locale. Un’altra richiesta riguarda l’ambito sanitario e l’autonomia di una parte delle risorse destinate, in particolare per quanto riguarda il ticket e superticket. In materia di trasporti, invece, la regione vuole avere la possibilità di definire i piani aeroportuali per gli scali che si trovano sul territorio in modo da poterne decidere e differenziare l’offerta. In ultimo, la regione chiede concessioni anche sulla giustizia di pace e sulla Protezione Civile, nello specifico, sul coordinamento a livello territoriale dei vigili del fuoco
A Roma con Maroni ci sarà anche Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna che affida i suoi pensieri ad un entusiastico post su Facebook: “Ci siamo, si parte! Domani a Roma avvieremo il negoziato con il Governo per ottenere una maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna.”
Il Veneto di Zaia, invece, rimane ancora in attesa. Per aprire le trattative, il governatore attende che venga approvata la prossima settimana in consiglio regionale una legge-base per la trattativa sull’autonomia del Veneto.