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Trascrizione unioni gay: si inasprisce lo scontro tra la Prefettura e Marino, pronto a rivolgersi alla Corte di Strasburgo

di Mario Di Ciommo20 Ottobre 2014
20 Ottobre 2014

marino-6Unioni civili si, unioni civili no. Continua la battaglia tra il sindaco di Roma Ignazio Marino e la prefettura per la trascrizione delle sedici unioni gay contratte all’estero e riconosciute dal primo cittadino romano. Lo scorso 18 ottobre Marino ha infatti inserito nel registro capitolino le sedici unioni delle coppie che si sono sposate fuori dai confini italiani. Cerimonia in un Campidoglio blindato, strette di mano, sorrisi e la promessa di Marino di portare sino in fondo la procedura di registrazione delle unioni. Tutto fatto, tutti d’accordo, o quasi. La Prefettura infatti, tramite le parole di Giuseppe Pecoraro ha dato parere negativo al provvedimento del primo cittadino. «Ormai l’atto politico è stato fatto e Marino può ritenersi soddisfatto – ha dichiarato il prefetto – ma non essendoci una legge sulle trascrizioni, non ci sono effetti, non c’è nulla, quindi potrebbe pure cancellarle lui. Anzi, mi auguro che lo faccia. Ora mi aspetto una risposta e se non arriva, chiederò di cancellarli tutti. Si farà un provvedimento di annullamento ma confido che non ci si arriverà anche per evitare di cadere nel ridicolo» ha concluso Pecoraro che però ha tenuto a precisare che non si tratta di uno scontro politico ma della semplice applicazione della legge. Il sindaco però non torna indietro anzi, contrattacca, dicendosi pronto a fare ricorso presso la Corte dei diritti dell’uomo a Strasburgo. «Dall’Unione Europea già 12 anni fa arrivò un’indicazione a tutti i paesi di evitare ogni forma di discriminazione rispetto al sesso di una coppia: per questo penso fosse doverosa la trascrizione di un atto redatto ufficialmente da un Paese dell’Ue con tutti i documenti di supporto preparati dai consolati e dalle ambasciate» ha tuonato il sindaco, deciso più che mai a portare avanti una battaglia “per i diritti del cittadino”.

Intanto però la comunicazione da parte della Prefettura dell’avvio della procedura di annullamento è prevista per oggi. Ma ci sarà battaglia dato che “in giornata una delle persone il cui matrimonio è stato trascritto porterà il certificato in azienda per ricevere il congedo parentale” ha dichiarato lo stesso Marino. E sulla stessa linea ci sono altre coppie, pronte a far valere i propri diritti prima dell’annullamento. Ci si avvia verso una sfilza di ricorsi, con associazioni omosessuali e non solo, sul piede di guerra.

Mario Di Ciommo

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