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HomeCronaca Tragedia di Calenzano, salgono a cinque le vittime dell’esplosione Eni. Due feriti gravi

Esplosione a Calenzano
Trovata anche l'ultima vittima
Il bilancio sale a cinque

Sul luogo il procuratore di Prato

Scattano le proteste dei sindacati

di Filippo Saggioro10 Dicembre 2024
10 Dicembre 2024
Esplosione alla raffineria Eni di Calenzano, Firenze

Esplosione alla raffineria Eni di Calenzano, Firenze

FIRENZE – È stato trovato il corpo dell’ultima persona data per dispersa nell’incidente alla raffineria Eni di Calenzano, tra Firenze e Prato. Questa mattina sono stati ritrovati senza vita le altre tre vittime dell’esplosione di lunedì 9 dicembre. I primi due cadaveri sarebbero stati individuati intorno alle 9 di martedì 10 dicembre nei pressi della pensilina dell’area di scarico dai vigili del fuoco e dai carabinieri impegnati nelle ricerche. Il terzo pochi minuti dopo mezzogiorno.

L’esplosione è avvenuta alle 10.21 di lunedì mattina nell’area di carico dello stabilimento, dove le autobotti effettuano il rifornimento carburante. Dopo il boato, che si è avvertito fino in centro a Firenze, una nuvola di fumo tossico si è innalzata dalla raffineria. Il Dipartimento della protezione civile ha subito attivato “It alert” – l’avviso di emergenza che arriva simultaneamente su tutti gli smartphone – per un raggio di 5 km dalla zona di esplosione, con cui si chiedeva di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi all’area. 

In totale 26 i feriti trasportati in ospedale subito dopo l’esplosione. Le condizioni di due di loro “sono molto preoccupanti”, ha dichiarato Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, a margine del Consiglio regionale in cui si è discusso della tragedia. “Quel luogo è inappropriato per le funzioni che lì vengono svolte”, ha aggiunto Giani. “Oggi quella è un’area densamente popolata, sia sul piano industriale sia anche di residenza perché ha una distanza di ragionevole pericolo con una conurbazione urbana densamente popolata”. 

Il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, è arrivato questa mattina sul luogo dell’esplosione. Insieme a lui anche il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco. Nella giornata di oggi è previsto uno sciopero di due ore alla raffineria Eni di Livorno. “La rabbia perché non si può morire lavorando”, dicono i sindacati. 

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